Ottimizzare i servizi CAG, inserendo i ragazzi nel mondo del lavoro: questa la proposta di Libero Gioveni per mettere una toppa alle carenze dell’ex assessore Mantineo che, secondo il consigliere dell’Udc, non ha mai dimostrato di prendere in debita considerazione la prima relazione del garante dell’infanzia. Lo scorso dicembre, riporta lo scudocrociato, la dottoressa Maria Baronello, nominata dal consiglio comunale, nel documento redatto circa la condizione giovanile a Messina, aveva messo in luce numerose criticità nel settore dei servizi sociali “gettando le basi per contrastarle”.
Colpa dell’allora amministratore competente fu, per Gioveni, non far mai vedere la luce ad un provvedimento finalizzato a migliorare la situazione denunciata, nonostante le numerose proposte presentate dalla garante.
Tra queste, spiccava proprio quella di “potenziale e soprattutto efficentare i servizi offerti dai centri di aggregazione giovanile, considerati sempre troppo pochi in città rispetto all’alto tasso di disagio sociale in cui vivono moltissimi ragazzi dei villaggi periferici”.
Più nel concreto, l’idea era quella di avviare l’inserimento nel mondo del lavoro di alcuni dei ragazzi, già dalla fase adolescenziale, attraverso l’istituzione di stage formativi che avrebbero potuto svolgere nelle società a partecipazione comunale, dall’ATM all’Amam. Gioveni tira fuori, in sostegno di questa iniziativa, anche i recenti conti della TASI, la cui tabella relativa prevede lo stanziamento di oltre un milione di euro destinati ai servizi sociali -e specificatamente proprio ai CAG, in qualità di “unici servizi considerati indivisibili”- che potrebbero essere impiegati per coprire i costi dei tirocini. Aumentare e migliorare un servizio, quello dei centri per l’appunto, utile a “formare i cittadini di domani” è la mission che il consigliere comunale propone all’amministrazione, la quale viene invitata ad attivarsi per quanto possibile a mettere nero su bianco quei provvedimenti necessari a passare dalle parole ai fatti.