Inverno alle porte e il comitato portuale “fa il punto” sullo stato dei lavori del porto di Tremestieri, ribadendo la necessità di reperire i fondi per l’ampliamento. L’ammontare complessivo necessario per la realizzazione dell’Infrastruttura è di 72 milioni: 15 li metterà l’Autorità Portuale, come più volte ribadito, e 16 li fornirà la Regione.
Per il resto bisognerà aspettare la quantificazione del contributo da parte del Governo, immediatamente disponibile.
E mentre restano incertezze sul recupero delle somme necessarie per dare avvio ai lavori, c’è che si chiede che fine abbiano fatto le denunce e le inchieste riguardanti le continue chiusure dell’approdo.
E’ il caso dei Radicali di Messina, che hanno predisposto un dossier sul traghettamento tra Sicilia e Calabria con il quale si rivolgono al Ministro della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura per conoscere gli sviluppi di una serie di denunzie presentate negli anni scorsi dai cittadini riguardanti le vicende dell’approdo di Tremestieri e il sistema dei trasporti nello Stretto di Messina.
“Risulta oscuro come, ancora oggi – si legge in una nota – si continui a brancolare nel buio per quanto riguarda il funzionamento dell’approdo completato nel 2006 e per l’avvio dell’appalto del cd “nuovo” sistema portuale. Quello che invece non è oscuro è lo spreco di danaro pubblico per quanto riguarda i lavori, i progetti, le consulenze e i dragaggi avviati in oltre un decennio. Una montagna di danaro sperperato dalla dichiarazione dello “stato di emergenza” ad oggi. L’attuale amministrazione comunale, nonostante le pressanti sollecitazioni, non ha mai voluto ( o potuto ) promuovere una commissione d’inchiesta sulla intera vicenda e sulla convergenza di interessi che ruotano attorno. Sarebbe ora che su questa vicenda emergesse finalmente la verità,le responsabilità politiche,amministrative e tecniche. Di insabbiamenti e dichiarazioni epocali questa città è abbondantemente stufa”.