Nel corso di un incontro a Palazzo Zanca indetto dall’assessore con delega al Benessere degli Animali, Daniele Ialacqua, presenti i consiglieri comunali, Rita La Paglia e Francesco Pagano, il presidente della IV Circoscrizione, Francesco Palano Quero, rappresentanti delle circoscrizioni, del Corpo Forestale e dell’Università degli Studi di Messina, sono state affrontate le problematiche relative alla diffusione dei cinghiali nel territorio cittadino.
Tra gli obiettivi prioritari da perseguire sono state individuate le necessità di acquisire migliori conoscenze al fine di ottenere un quadro dettagliato della distribuzione, consistenza e tendenze evolutive della specie su tutto il territorio italiano; di promuovere ed approfondire le conoscenze sulla biologia e l’ecologia del cinghiale nelle diverse tipologie ambientali che caratterizzano il nostro paese; di disincentivare la proliferazione degli allevamenti ed effettuare un controllo efficace e capillare su quelli autorizzati; definire, nell’ambito degli strumenti di programmazione regionali e provinciali, le vocazionalità dei differenti territori in funzione dell’idoneità ecologica e socio-economica per la specie; individuare una strategia di gestione corretta che consenta l’utilizzo delle popolazioni di cinghiale intese come una risorsa naturale rinnovabile (riorganizzazione e controllo adeguato dell’attività venatoria).
La normativa prevede l’utilizzo di metodi ecologici, la cattura e gli abbattimenti selettivi, mentre altri propongono la cattura mirata, la sterilizzazione farmacologica, e per arginare il fenomeno l’allontanamento dai centri abitati con l’utilizzo di reti metalliche ed elettrificate.
Il Comune di Messina, che ha precisato nella fattispecie di non avere specifiche competenze, ha confermato di essere contrario alla caccia ed agli abbattimenti indiscriminati, proponendo di arginare il fenomeno con il controllo del territorio, la collaborazione ed interventi sinergici con gli enti competenti ed una corretta informazione a cacciatori e cittadini.