Erano entrambi dal barbiere, a Bordonaro, vittima e aggressore, quando intorno alle 13,30 di sabato 4 luglio è esplosa una lite furibonda che è sfociata nel ferimento di Maurizio Calabrese, 34 anni, ricoverato in prognosi riservata al Policlinico di Messina. L’uomo è stato raggiunto da due coltellate al torace, di cui una andata gravemente a segno, penetrando per una profondità di circa 10 cm tra due costole ed andando a perforare un polmone, a pochi centimetri dal cuore.
Immediato l’intervento dei Carabinieri che, all’arrivo di Calabrese al Pronto soccorso, hanno avviato subito le indagini al villaggio Bordonaro, zona solitamente frequentata dal malcapitato, dove i militari di Nucleo Operativo e Stazione Gazzi sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti, e grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, di cui la barberia è dotata, hanno velocemente identificato l’aggressore, che dopo l’accoltellamento si era dato alla fuga con la sua moto.
Da quel momento è scattata una serrata caccia all’uomo, rintracciato dopo pochissimo tempo a casa di alcuni parenti nel quartiere di Camaro.
Si tratta di N. F., messinese di 28 anni, impiegato presso una ditta di spedizioni ed incensurato.
Il ragazzo, che quando è stato trovato indossava ancora i vestiti immortalati dai video acquisiti dai carabinieri, all’arrivo dei militari non ha fatto resistenza, e, resosi conto della gravità di quanto fatto, ha consegnato spontaneamente l’arma utilizzata per il ferimento (un coltello a scatto, con la lama della lunghezza di dieci centimetri), ammettendo di essere l’autore del gesto criminoso.
Accompagnato presso la caserma della Compagnia di Messina Sud, dove è stato tratto in arresto per tentato omicidio, il giovane ha chiarito i motivi dell’accaduto: una lite scaturita da vecchi rancori, legati a motivi sentimentali, scoppiata tra i due all’interno del negozio del barbiere, dove per una casuale e sfortunata coincidenza si erano trovati contemporaneamente per un taglio di capelli.
Concluse le formalità di rito, l’arrestato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il ferito, sottoposto nel pomeriggio ad intervento chirurgico d’urgenza per l’inserzione di drenaggio intercostale e la sutura della lacerazione alla parete toracica, non è in pericolo di vita e rimane ricoverato in prognosi riservata.