La prima maglia gialla del 102/o Tour de France ha il volto sorridente diRohan Dennis: l’australiano, ex primatista dell’ora, è stato il più veloce nella crono individuale d’apertura che si è disputata per le strade di Utrecht, la città olandese che ha conquistato il cuore dei tifosi del Milan per avere dato i natali a Marco Van Basten. Dennis è letteralmente volato sui vialetti che costeggiano i suggestivi canali della città, oggi stretta d’assedio da una canicola assolutamente imprevista.
L’australiano della Bmc, alla media di 55,446 km/h, ha fermato il cronometro sul tempo di 14’56”: conti alla mano è stato l’unico a infrangere il muro del quarto d’ora, stabilendo un nuovo record per il Tour de France e stracciando precedente che apparteneva al britannico Chris Boardman (campione del mondo della prima cronometro individuale della storia della rassegna iridata, disputata a Catania nel 1994) che a Lille nel ’94 aveva fatto registrare una media di 55,152 km/h. Dennis è stato più rapido di Tony Martin, che si è fermato a 15’01”, con un ritardo di 5″ dal vincitore, e di Fabian Cancellara, staccato di 6″, poi Tom Dumoulin a 8″.
La notizia più attesa e gradita dagli sportivi italiani riguardava lo stato di forma di Vincenzo Nibali, partito per ultimo e giunto 22/o, a 43″ da Dennis, con il tempo di 15’39”.
Lo ‘Squalo dello Stretto’ non puntava al successo e, com’era nelle previsioni, è partito con un occhio ai tempi degli altri big. Le risultanze della prima tappa sono assolutamente positive per il messinese dell’Astana, in grado di infliggere distacchi che danno l’idea della condizione con la quale affronta la Grande boucle: Nibali ha messo in fila tutti i pretendendi alla maglia gialla, distribuendo secondi di distacco che, alla lunga, potrebbero rivelarsi importanti e pesare nell’esito finale del Tour. Il capitano dell’Astana ha rifilato 7″ al britannico del Team Sky, Chris Froome;
15″ allo spagnolo della Tinkoff-Saxo, Alberto Contador; 18″ al colombiano della Movistar, Nairo Quintana.
Nulla è deciso, e neppure compromesso, dopo una sola, piccola tappa della corsa francese, tuttavia dover recuperare dei secondi – anche se pochi – al campione uscente può sempre risultare fastidioso, anche sotto il profilo psicologico. Tra gli uomini di classifica, meglio di lui ha fatto solo lo statunitense Tejay Van garderen, che lo ha preceduto di un solo secondo.
Fra i delusi anche Adriano Malori, che non aveva fatto mistero di puntare alla maglia gialla: il parmense della Movistar ha chiuso la propria prova in 15’25” ed è stato costretto ad accontentarsi dell’8/o piazzamento. Si è presentato regolarmente al via, come aveva annunciato l’Astana a ora di pranzo, l’olandese Lars Boom, che ha rischiato di essere fermato per un tasso eccessivamente basso di Cortisolo e che alla fine si è piazzato alle spalle di Nibali, più veloce di lui di un solo secondo.