Milazzo: resta in ascolto al telefono mentre violentano l’amica e fa arrestare il colpevole

Ha atteso la sua vittima nascosto nell’androne di un palazzo nel centro di Milazzo. In manette un 29enne, L. A, di Librizzi, celibe, operaio, accusato di aver aggredito una donna di 28 anni, che stava facendo rientro a casa lo scorso 25 maggio e che dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale aggravata e lesioni.

Una storia di violenza ma anche di amicizia. E’ stato infatti fondamentale l’apporto dell’amica della vittima che, per un caso fortuito, era al telefono mentre la ragazza è stata afferrata alle spalle, e ha continuato  seguire i momenti concitati della violenza attraverso il cellulare.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Stazione di Milazzo agli ordini del Maresciallo Aiutante Tommaso La Rosa, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Barcellona, su richiesta della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto., intorno alle 22.30 del 25 maggio scorso, l’ arrestato si è introdotto all’interno dell’androne di un palazzo in pieno centro a Milazzo. Nascostosi in “agguato”, al sopraggiungere della vittima, l’ha afferrata  di spalle e bloccata contro un muro, provocandole contusioni ed ecchimosi.

In uno slancio di disperazione la vittima è riuscita con un calcio a far perdere l’equilibrio sulle scale al suo aggressore e a divincolarsi, dandosi alla fuga a piedi per strada.

L’uomo con disinvoltura, è uscito anch’egli dal palazzo, salendo  in macchina e andando via come se niente fosse.

Quello che l’aggressore non aveva previsto, però, è che la donna prima dell’aggressione stava intrattenendo una conversazione telefonica con una coetanea. Dall’altra parte della cornetta, la donna anch’ella milazzese, si è trovata ad essere quindi testimone inconsapevole della violenza e ha giocato un ruolo determinante per risalire al colpevole.

La giovane  in ascolto al telefono ha partecipato con ansia ai concitati momenti dell’aggressione, ha sentito urlare e chiedere “fermo, lasciami” alla sua amica ed è rimasta in linea tutto il tempo. In particolare ha “seguito” in diretta anche i momenti della fuga, nel corso della quale, dimostrando freddezza e nervi d’acciaio, la giovane vittima si è girata, ha visto che il suo aggressore stava salendo su una Fiat Punto bianca e ha dettato ad alta voce il numero di targa, affinché l’amica al telefono potesse annotarlo “al volo”.

I Carabinieri nel corso delle indagini, oltre a raccogliere minuziosamente tutte le preziose testimonianze hanno acquisito anche dei filmati di video sorveglianza nei quali si vedono chiaramente i concitati momenti della fuga. A seguito dell’aggressione, oltre allo shock, la vittima ha riportato solo leggere contusioni, medicate dai sanitari dell’ospedale di Milazzo.

Al termine delle indagini, individuato l’aggressore, è stato tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per i reati di violenza sessuale e lesioni ed associato al carcere di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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