HIGDJ IUHGL R9XC2 RZ8N8 UXSPD : questo il codice segreto necessario per aprire il plico inviato alle scuole superiori di tutta Italia dal Ministero della Pubblica istruzione.
Al via gli esami di maturità, oggi con la prima prova scritta, quella che, per intenderci, è identica per tutti. Si parte, come sempre, dal compito di italiano: quattro le tipologie possibili per gli studenti che, armati di dizionario e, verosimilmente, disarmati di cellulare, si sono presentati presso le sedi degli istituti superiori frequentati negli ultimi 5 anni (almeno i più fortunati, non ripetenti).
Sei ore per comporre un saggio breve o un articolo di giornale, per analizzare un testo o scrivere un tema, storico o di attualità. Con questa consapevolezza (l’unica), alle 8.30 i discenti maturandi hanno iniziato la loro avventura con il primo di una lunga serie di esami che la vita riserva a ciascuno. Andiamo per ordine.
Tipologia A: analisi del testo. E’ Italo Calvino l’autore proposto quest’anno e, nello specifico, la scelta ministeriale è ricaduta su “Il sentiero dei nidi ragno”, primo romanzo dell’autore nato a Cuba.
Tipologia B: saggio breve o articolo di giornale.
Sono quattro le chances concesse agli studenti: per l’ambito artistico-letterario una riflessione sulla letteratura come esperienza di vita. Un mix tra dipinti e liriche passando da Van Gogh a Matisse fino a Dante e Todorov; per l’ambito socio-economico le sfide del XXI secolo e la competenza del cittadino nella vita economica e sociale, con tanto di brani da commentare (di Ignazio Visco, Martha Nussbaum e una raccomandazione del Parlamento europeo) ; per l’ambito storico-politico è stata la volta di “Il Mediterraneo, atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà”; per l’ambito tecnico-scientifico, infine, come argomento si è proposto “Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica che ha trasformato il mondo della comunicazione che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche”.
Ed eccoci al vecchio, caro tema. Tipologia C: quello storico che, quest’anno ha riguardato la Resistenza, e quello di attualità (tipologia D) che chiede una riflessione a partire dall’ormai celeberrima frase del premio Nobel Malala Yousafzai: «Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”.
#Maturità2015 non è solo un esame ma anche un hashtag, lanciato dal premier Matteo Renzi che, di Twitter, ha fatto il suo portavoce ormai da tempo. Lo segue a ruota il ministro dell’istruzione Stefania Giannini che dal suo account ha cinquettato: “Spero che ai maturandi siano piaciute tracce, ognuno troverà quella più adatta ad esprimere la propria capacità di elaborazione #maturita2015” eche, ieri aveva lanciato un appello alla “calma” preesame corredato da un #quasimaturi.
Lontani i tempi delle cartuccere nascoste sotto ampie maglie, oggi, anche la maturità è social e degli appunti non c’è più bisogno: basta avere uno smartphone (e stare attenti a che non venga sequestrato dai docenti). Domani sarà la volta della seconda (e statisticamente più temuta) prova, differente a seconda degli indirizzi che, da quest’anno, contano anche delle new entry, introdotte dalla riforma Gelmini.
In bocca al lupo!