Che triste epilogo quello di oggi. Alla fine dei giochi la “carcagnata” fa più male di quanto era lecito prevedere. Sono due i gol che stendono il Messina nel play out della farsa, di un campionato girato e rigirato come un calzino. Ma a guardarsi bene indietro, il Messina non può essere esente da colpe. I disastri del girone di andata, i mezzi passi falsi con le mezze squadre giunte al San Filippo in quello di ritorno, tutte le occasioni gettate alle ortiche e adesso di nuovo il baratro della Serie D, gentile omaggio degli eterni rivali amaranto.
A restituire dignità a questo campionato amaro sono le lacrime di Nello Di Costanzo, uomo vero che si è ritrovato a dover guidare una nave probabilmente già sull’orlo di affondare. Così come la sua società. Lacrime amare per una missione fallita ed una carriera che con molta probabilità si ferma qui: troppo cocente la delusione odierna ed il corridoio vuoto del San Filippo percorso tutto a testa bassa e con le mani al volto per coprire gli occhi che urlano il dolore sportivo sembra non finire mai.
Dignità è una parola che non conosce quell’imbecille che, durante gli scontri dietro la curva sud nel dopo partita, grida “puttana” con tanto di spintone alla madre di Tommaso Bonanno, il giovane prodotto del vivaio giallorosso, oggi in campo nello spezzone finale di gara: le sue lacrime e quelle del figlio più piccolo sono l’ultima fitta al petto che getta il cuore in una morsa, in un pomeriggio da dimenticare per la Messina sportiva. L’ultima triste retrocessione infinita di un calcio finito nella mani sbagliate, l’altra faccia del tifo che sugli spalti regala spettacolo, fuori non da peso alla propria delusione e sfocia in attegiamenti che si commentano da soli.
La Messina del calcio piange perchè oltre a ritrovare di nuovo la Serie D, dalla quale con fatica si era cacciata via, non riesce proprio ad intravedere il futuro: tutto è nelle mani di un solo uomo che già da tempo ha annunciato di voler sbaraccare. A lui, adesso, il dovere di restituire un domani a questa maglia. “Con me il Messina non fallirà mai”, gli uomini d’onore mantengono le promesse. @RobertoFazio