Doveva essere un incontro “chiarificatore”. Ma le cronache ci raccontano dell’ennesima morte violenta, di un nuovo femminicidio causato dalla fine inaccettata di una relazione sentimentale. Così a poche ore dalla terribile scoperta dei corpi, affiorano i tragici contorni di una vicenda nata come folle reazione alla fine di una fidanzamento durato 7 anni. La vittima, una ragazza di 21 anni, aveva dunque intrapreso questa relazione giovanissima, e lui non poteva saperla tra le braccia di un altro.
Ha così tentato di parlarle e le ha chiesto un appuntamento conclusosi nel peggiore dei modi. Sarebbe stata la gelosia, quindi, a provocare in un parcheggio in contrada Piana a Roccalumera, nel Messinese l’omicidio di Stefania Ardì, 21 anni, studentessa, da parte dell’ex fidanzato Andrea Tringali 33 anni, impiegato in un’agenzia di pompe funebri. Che poi a sua volta si è tolto la vita.
A confermarlo i carabinieri che hanno trovato la pistola incastrata tra il sedile e il freno a mano dell’auto dell’uomo. La dinamica dell’omicidio-suicidio è ancora al vaglio degli inquirenti. Ma secondo una prima ricostruzione, Tringali avrebbe chiesto alla sua ex di riallacciare la relazione con lui, ricevendo però solo un rifiuto.
Un “no” che ha fatto infuriare il 33enne che ha estratto l’arma sparando alla giovane che era alla guida della sua auto e stava per andare via. Poi si è ucciso con un colpo di pistola alla tempia.
A dare l’allarme sono stati dei residenti che sentendo il rumore degli spari sono andati a vedere cosa fosse successo e hanno trovato nelle due automobili, i due cadaveri in un lago di sangue.