Catanzaro-Messina: 0-0
Marcatori: \\
Catanzaro: Bindi, Daffara, Squillace, Sarr, Rigione, Orchi, Giampà, Mounard(Caputa,74′), Mancuso(Goshesh,85′), Russotto, Ilari(Yeboah,65′)
Messina: Berardi; Altobello, Pepe, Stefani, Benvenga; Cane(Ciciretti,79′), Izzillo(Bonanno,89′), Nigro, Damonte, Mancini, Orlando(Corona,69′)
Arbitro: Giuseppe Strippoli di Bari, coadiuvato dagli assistenti Cinzia Carovigno di Potenza e Massimo Manzolillo di Sala Consilina
Note: Ammoniti Mounard(C), Sarr(C), Damonte(M)
Prosegue la pareggite per mister Di Costanzo ed il suo Messina ma i giallorossi, specie per quanto visto nella seconda parte del secondo tempo, avrebbero nettamente meritato la vittoria; l’ingresso dell’indimenticato ex Giorgio Corona riaccende decisamente la partita e le occasioni sul finale fioccano, senza che però il pallone riesca ad essere insaccato; tanta sfortuna per la squadra, una vittoria oggi avrebbe riacceso le speranze e permesso di affrontare meglio il prossimo turno contro la diretta concorrente Ischia, il pari serve a ben poco anche in virtù dei risultati arrivati dagli altri campi: la Paganese, distante sei punti più uno per il vantaggio negli scontri diretti, vinceva sul campo della Vigor Lamezia salvo poi essere raggiunta sul finale dagli avversari. Dalla prestazione però emergono indicazioni positive: migliora la tenuta del campo, i giallorossi piuttosto che crollare nella ripresa della gara, crescono e manca davvero solo il gol. Ottimismo dunque in chiave play out.
La cronaca. Di Costanzo sceglie di riproporre lo stesso undici visto ad Aversa, rinunciando quindi a Corona dal primo minuto e optando per il 4-5-1; Izzillo agisce sulla trequarti, mentre Mancini opera da sinistra; Spiridonovic e Di Paula finiscono addirittura in tribuna. Accoglienza festosa per il bomber palermitano e il ds Ferrgino, i due grandi ex della gara. Buono l’impatto dei peloritani al “Ceravolo”: al 4’ Izzillo si inserisce dalla sinistra e serve in mezzo un pallone rasoterra sul quale non arrivano ne Orlando né Cane; la risposta del Catanzaro è affidata ai piedi di Mounard, ma la conclusione del centrocampista è molto debole. Il Messina tiene bene il campo e prova a costruire la manovra offensiva giocando con i due esterni, Benvenga e Cane, molto alti; i giallorossi però sono troppo morbidi in avanti e la finalizzazione ne risente. I ritmi della gara si abbassano e le due squadre non si offendono: al 29’ Squillace salta Cane e serve un buon pallone in mezzo, non ci arriva Mancuso; al 36’ ancora Izzillo prova ad innescare Orlando con un filtrante ma l’ex Aversa gira debolmente. La gara quindi si accende negli ultimi minuti: al 37’ Russotto si smarca e lascia partire un gran destro dalla breve di stanza che termina di un soffio a lato, mentre due minuti dopo è Ilari a provare la conclusione, alta sulla traversa. Grande occasione poi al 41’ per il Messina: lancio in profondità di Nigro, Orlando difende bene il pallone ma il suo sinistro non centra la porta; sempre l’attaccante potrebbe tre minuti dopo portare in vantaggio i suoi ma non gli riesce la torsione di testa su un traversone proveniente dalla corsia di destra. Termina così il primo tempo.
Il secondo tempo fa registrare ritmi ben diversi dal primo: il Messina, come nel primo tempo, ha un buon piglio e si rende molto pericoloso al 53′ quando Benvenga dal limite dell’area lascia partire un destro improvviso sul quale Bindi ci mette una pezza; esattamente dieci minuti dopo gran destro di Cane al volo, frutto di una bella coordinazione, ma il pallone sorvola la porta. La gara cambia volto immediatamente dopo l’ingresso di un gigante Corona: pochi secondi dopo aver pestato il terreno del Ceravolo, sinistro al volo in mezzo all’ara che trova la deviazione facile di Izzillo in rete, ma l’assistente del direttore di gara annulla tutto per fuorigioco; sempre il bomber pochi minuti dopo prova l’iniziativa personale e dopo essersi accentrato prova un destro-bolide che termina di poco a lato. Da qui in avanti è assalto peloritan0: al 78′ Damonte di testa sfiora il vantaggio e sul tentativo fotocopia, solo tre minuti dopo, è Giampà a salvare il risultato mettendo un piede sulla linea e respingendo la conclusione, sempre con la testa, dell’ex Varesino; ancora il centrocampista, a due minuti dal termine del tempo regolamentare, fallisce nuovamente la rete ma il gioco era già fermo. Finale con i brividi, Corona si immola su un pallone ribattuto in area da Pepe ma il suo tentativo da posizione defilata impatta con Bindi, bravo nell’uscita. Al fischio finale tanto rammarico per i giallorossi.
Prossimo appuntamento al San Filippo contro l’Ischia, domenica 19 aprile.