Calcio Lega Pro, Acr Messina: sfida al Catanzaro “senza stimoli”, Di Costanzo vuole la vittoria

Quanto rammarico guardando quella classifica che ad oggi, se il Messina avesse capitalizzato gli scontri diretti al San Filippo, lascerebbe tutt’altro margine di speranza; sentimento condiviso anche da Nello Di Costanzo che da quando è arrivato a Messina, debutto lampo in quel di Foggia a parte, non ha ancora trovato la vittoria ma solo tre pareggi. La squadra, sebbene a piccoli passi, mostra dei segnali di crescita nel gioco, nella determinazione e nella tenuta atletica, quest’ultima componente autentico leitmotiv delle ultime settimane insieme alle dichiarazioni del patron Lo Monaco. Contro un Catanzaro pieno di belle speranze ad inizio stagione ma ormai fuori dai giochi, vincere non sembra affatto facile e sebbene il tecnico giallorosso non si sbilanci, proprio l’assenza di particolari motivazioni dei calabresi che non hanno ormai nulla da chiedere al campionato è l’ancora di salvezza per Corona e compagni: “il Catanzaro è una squadra con un buon organico che vorrà fare un’ottima prestazione davanti al proprio pubblico. Da qui in avanti non mi aspetto avversari demotivati, anzi le partite mancanti saranno tutte avvincenti. C’è tutto ancora in ballo, sarà un finale di stagione piacevole, penso che tutta la città debba stringersi intorno alla squadra che sta mettendo il massimo impegno, nonostante manchi la tenuta dei novanta minuti”. Di Costanzo, alla ricerca della prima vittoria in questa sua seconda avventura in riva allo stretto, predica fiducia nei suoi ragazzi e come suo solito la tattica in conferenza pre-gara resta un assoluto tabù: “amarezza per non aver ottenuto ancora i tre punti, ma consapevolezza di aver fatto dei passi in avanti. Quella dell’intensità è la strada sulla quale continuare, è vero che ancora facciamo fatica come se dovessimo scalare le alpi, ma stiamo facendo un ragionamento a più lunga scadenza, ovvero un mese e mezzo; in questo senso io vedo la squadra crescere, sebbene a sprazzi. Lasciatemi dire che finalmente abbiamo l’organico al completo e a ma fa piacere avere l’imbarazzo della scelta”. Diplomatico il commento sull’ennesimo annuncio di voler lasciare la guida della società da parte del presidente: “rispetto il suo pensiero ma so bene che lui vuole la salvezza più di tutti”.

Le probabili formazioni. Iuliano, Marin e Rullo ancora out, ma il gruppo è al completo. In settimana la sfida al Marullo con il Camaro ha fornito diverse indicazioni tattiche, ma a Catanzaro Di Costanzo potrebbe confermare lo stesso modulo di gioco visto ad Aversa, ovvero un 4-4-1-1 pronto a trasformarsi in un 4-4-2 se al posto di Izzillo dietro la punta venisse schierato Orlando, accanto a Corona; probabile anche l’occasione da titolare per Spiridonovic, reduce dalle recenti positive prestazioni da subentrante, al posto di un Ciciretti non in grande forma e destinato a diventare un autentico “caso tattico” con il tecnico di Acerra. Questo il probabile undici titolare:

(4-4-1-1): Berardi; Silvestri, Altobello, Stefani, Benvenga; Spiridonovic, Nigro, Damonte, Mancini, Izzillo; Corona.

Sul fronte opposto il Catanzaro, oltre al suo allenatore Sanderra (sostituito in panca da D’Urso), dovrà fare a meno di Giandonato, Calvarese, Razzitti e Bernardo (per l’ex attaccante peloritano frattura allo scafoide). Questo il probabile undici titolare calabrese:

(4-4-2): Bindi; Daffara, Orchi, Rigione, Ghosheh; Sarr, Zappacosta, Mounard ,Giampà; Mancuso, Russotto.

I precedenti. Catanzaro e Messina si sono affrontati per ben venti volte, con un bilancio che sorride ai giallorossi di sicilia: sette sconfitte, quattro vittorie e nove pareggi; l’ultima volta che le due squadre si sono incontrate, nel lontano 1989, il Messina pareggiava al Ceravolo 2-2 e in quell’anno avrebbe ottenuto la promozione in B; la prima volta invece risale alla stagione 1930-31, quando furono i calabresi a vincere per 2-0.

Arbitro della gara, in programma domani alle ore 16, sarà Giuseppe Strippoli di Bari, coadiuvato dagli assistenti Cinzia Carovigno di Potenza e Massimo Manzolillo di Sala Consilina.

@RobertoFazio

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