Con o senza i play out, il Messina deve salvarsi. E’ questo il messaggio che Corona e compagni vogliono far arrivare ad una tifoseria scoraggiata dai risultati sportivi e demoralizzata dai continui rimbrotti di Pietro Lo Monaco; l’attaccante palermitano prova a rasserenare gli animi: “quante volte l’ha detto? (sorride) Parecchie, ma noi pensiamo solo all’obiettivo della squadra. Se vogliamo dei chiarimenti parliamo direttamente con lui. Siamo uniti, tranquilli e sappiamo che arriverà il momento in cui vinceremo se giochiamo come sappiamo. La tifoseria è delusa e preoccupata ma la squadra farà di tutto per salvarsi. E ci riuscirà. Certo il rammarico per non aver vinto una delle ultime due gare c’è perché saremmo a quattro punti dalla Paganese, ma con tredici punti, anche se è difficile, possiamo farcela. Mi prenderete per pazzo, ma nel calcio tutto è possibile”. A Catanzaro, prossima avversaria del Messina, il bomber ha vissuto tre stagioni indimenticabili, condite da 46 reti totali che hanno contribuito alla storica promozione della società calabrese nella serie cadetta: “A Catanzaro sono stato bene, ho dato tanto a loro è loro hanno dato tanto a me, ho vissuto tre anni fantastici. Un campo difficile ma per noi conta solo la vittoria. Se segno, è spero che accada, non esulterò, come del resto con le altre squadre in cui ho giocato. Per me è una questione di rispetto”.
Uno dei pochi talenti di prospetto di proprietà giallorossa è Nicolas Izzillo, reduce da alcune buone prestazioni che hanno rilanciato le sue quotazioni; il centrocampista sardo taglia corto sulle dichiarazioni del presidente e punta l’attenzione sulla prossima sfida: “fare la partita per cercare di vincere, il pareggio non basta più. Sto bene fisicamente ma credo che tutta la squadra ultimamente stia giocando bene, siamo concentrati solo sul Catanzaro e non ci condiziona nulla. Loro giocano in casa e vogliono fare bella figura davanti ai loro tifosi, noi dovremo avere più fame”. I play out sono ormai quasi certi, tuttavia esistono ancora delle speranze residue di compiere quel miracolo sportivo che consentirebbe ai giallorossi di conquistare la salvezza diretta, almeno fin quando i numeri lo permetteranno: “abbiamo un calendario difficile ma fin quando la matematica non ci condanna noi ci crediamo. Del resto questo campionato ci ha dimostrato che qualsiasi squadra se la può giocare. Il problema siamo sempre stati noi, col nuovo allenatore stiamo solo cercando di essere più gruppo”. In questa stagione, fatta di alti e bassi, tanti i ruoli ricoperti con Grassadonia e Di Costanzo: “a Bellaria ho sempre fatto il trequartista, quando ad Aversa ho ricoperto questo ruolo è andata bene ma non nego che anche da play non mi sono espresso male. Ricoprire più ruoli mi permette una crescita personale, adesso l’importante è dare una mano alla squadra e se il mister mi dicesse di fare il portiere farei anche quello”.