Doveva custodire in qualità di massima autorità il denaro in contante di due anziane sorelle, ma quando l’ammistratore di sostegno ha richiesto la restituzione delle buste sigillate, che dovevano contenere poco meno di 37 mila euro, per il Sindaco è arrivata una doccia fredda. Scuse inverosimili accampate da Massimo Lo Schiavo, attuale primo cittadino di Santa Marina di Salina, da ieri agli arresti domiciliari eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Milazzo che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del tribunale di Barcellona P.G. per il reato di peculato.
La vicenda risale al 2013, quando due anziane sorelle, senza parenti prossimi sull’isola, si sono affidate alle istituzioni, e avendo difficoltà a prendersi cura l’una dell’altra, si erano lasciate convincere sulla necessità di lasciare la propria abitazione per soggiornare in una casa di cura a Leni, in frazione Valdichiesa.
Prima di lasciare la loro abitazione, però, gli agenti della Polizia Municipale che si occuparono del loro trasferimento, si premurarono di sigillare la loro abitazione che da quel momento sarebbe rimasta disabitata, e come da prassi fu effettuato un sopralluogo all’interno dei locali dove vennero rinvenuti 36.890,78 euro 212 dollari australiani e 180 dollari americani di proprietà delle due anziane. I soldi, insieme alle chiavi, furono chiusi in una busta controfirmata e furono consegnati in custodia temporanea al Sindaco Lo Schiavo, attraverso un apposito verbale firmato dagli agenti e dal sindaco stesso.
Questa “temporaneità” sembra essere sfuggita al sindaco, che, stante a quanto verificato dai carabinieri, quelle buste le ha aperte, sottraendone il denaro che non ha poi restituito quando, una settimana fa, era stato reclamato dall’amministratore di sostegno.
Da prassi, infatti, il Sindaco avrebbe dovuto, nei giorni immediatamente successivi al sopralluogo, versare l’intero ammontare sul conto corrente delle due donne che era ancora attivo presso la filiale della Banca Nuova di Malfa o in alternativa, custodirlo in una cassaforte presso il Comune.
Le buste vuote, invece, sono state trovate e sequestrate nelle scorse ore durante una perquisizione in casa di Lo Schiavo, che prima aveva detto di aver dimenticato dove si trovassero a causa di un trasloco. Recuperati anche 12 mila euro in contanti, tra cui monete straniere la cui provenienza è al vaglio degli inquirenti.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, in particolare dal Comandante Bianchi della stazione di Salina che ha indagato sulla vicenda, il 4 marzo 2015 il Giudice tutelare presso il Tribunale di Barcellona P.G. aveva nominato un amministratore di sostegno di una delle due anziane donne (una delle due era intanto deceduta nel dicembre del 2013). Poco dopo tale nomina, quest’ultimo comunicava all’Autorità Giudiziaria il decesso anche dell’altra sorella, di 81 anni, chiedendo a quel punto di poter prendere possesso delle chiavi dell’abitazione e di poter fare un sopralluogo all’interno con l’ausilio dei Carabinieri, per avviare le procedure di successione ereditaria.
E’ il 20 marzo 2015 quando il Comandante della Stazione di Santa Marina Salina, il neo nominato amministratore di sostegno e il Sindaco Lo Schiavo effettuavano un sopralluogo dell’abitazione delle due defunte sorelle. E in quella circostanza l’amministratore di sostegno aveva chiesto di prendere possesso delle chiavi e contestualmente al Sindaco di Santa Maria Salina il denaro.
Lo Schiavo, con un atteggiamento colpevole che non è sfuggito ai suoi interlocutori, prima ha dichiarato che l’ammontare della somma custodita era di soli 20/25mila euro ( e non quasi 37 mila), poi che comunque non ricordava più dove lo avesse nascosto.
Dagli accertamenti dei Carabinieri è quindi emerso che il denaro delle due sorelle non è stato “custodito” nei modi previsti dalla legge. E’ bene precisare, inoltre, che venerdì scorso, Lo Schiavo, aveva consegnato circa 6mila euro in contanti all’amministratore di sostegno, somma decisamente inferiore a quella originaria.
Lo Schiavo è primo cittadino del comune più grosso di Salina. E’ stato eletto otto anni fa con una lista civica.