Fino al prossimo 30 giugno sarà ancora Messinambiente a raccoglie e gestire lo smaltimento dei rifiuti. Il sindaco infatti firmerà lunedì 30 il documento necessario a cui dovrebbe seguire un’altra proroga da parte del Governatore Crocetta per il rinvio della chiusura della discarica di Motta Sant’Anastasia, utilizzata dopo il sequestro da parte della magistratura che indaga sull’impianto di Mazzarà Sant’Andrea. Saranno, almeno di stravolgimenti, gli ultimi mesi di vita della società partecipata, che da luglio, quando è prevista la cessazione degli Ato, dovrebbe far posto alla SRR Messina-Area Metropolitana, adesso sotto la responsabilità del vicepresidente Accorinti, dopo la decaduta di Maria Teresa Collica dalla sindacatura di Barcellona.
Mesi in cui Ciacci promette nuovi obiettivi da raggiungere, a partire dal 13 aprile, quando diventerà operativo il nuovo sistema di raccolta porta a porta nel I e VI quartiere. I rifiuti dovranno essere lasciati fuori dalle abitazioni dalle 22 alle 6 del mattino ed il prelievo seguirà un calendario di raccolta che prevede tre ritiri settimanali dell’organico, uno di plastica e lattine e, a settimane alterne, uno del vetro ed uno di carta e cartone.
Resta intanto da chiarire una vicenda che nelle ultime ore si è tinta di giallo. Infatti, dopo uno stringato comunicato ufficiale in cui il liquidatore annunciava che “Si è interrotto il rapporto lavorativo di Messinambiente con l’Ing Natale Cucè nei suoi due ruoli precedentemente ricoperti di Direttore Tecnico e Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione sulla sicurezza dei lavoratori. E’ stato nominato Direttore Tecnico ad Interim il Responsabile Tecnico Ing. Roberto Lisi. L’azienda prosegue nel suo impegno sugli obiettivi strategici di risparmio dei costi, qualità dei servizi, raccolta differenziata, prevenzione e protezione dei lavoratori” nessuna notizia è seguita a spiegare cosa ha imposto una tale decisione.
L’assessore all’igiene cittadina Daniele Ialacqua, quindi, attende il ritorno dell’amministratore dalla Toscana per avere spiegazioni sul provvedimento, contro cui l’ex dirigente ha già annunciato di fare appello all’autorità giudiziaria.
A vole capire la situazione anche il presidente della I commissione consiliare Bilancio e Partecipate, Nicola Cucinotta, che in un’interrogazione inviata stamattina, chiede urgentemente all’amministrazione comunale, spiegazioni sui fatti e sulle cause e soprattutto su quali conseguenze potrebbero ricadere sulle casse della società partecipata e quindi del comune di Messina, qualora dovesse configurarsi un risarcimento. Inoltre Cucinotta vuole conoscere il costo e la legittimità del contratto sottoscritto con un società di vigilanza che piantonerebbe da venerdì scorso l’ufficio dell’ex dirigente chiuso a chiave e sigillato con un lucchetto.