Nell’ agosto del 2012, un catanese denuncia il furto della propria automobile, una lussuosa “Porche”. Le indagini immediatamente avviate dalla Sezione della Polizia Stradale di Messina hanno subito permesso di appurare che il veicolo, dotato di antifurto satellitare, aveva attraversato lo stretto di Gibilterra, transitato per il Marocco e varcato la frontiera con la Mauritania, per poi far perdere le proprie tracce.
Coinvolta nelle indagini l’Interpol, è emerso che alla guida del mezzo vi era un noto pregiudicato catanese.
Frattanto il proprietario aveva presentato alla compagnia assicurativa una richiesta di risarcimento per 70 mila euro.
Gli ulteriori sviluppi investigativi hanno permesso di accertare che il veicolo era stato venduto in Mauritania ed il proprietario simulandone il furto cercava di ottenere il risarcimento dell’assicurazione.
L’indagine si è conclusa con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di cinque persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Il proprietario della lussuosa auto è già stato condannato dal Tribunale di Trieste per truffa aggravata in concorso, mentre è ancora pendente presso Tribunale friulano il processo per gli altri soggetti coinvolti.