Pagavano i loro acquisti con banconote false da 50 euro. Generalmente articoli di basso costo, che prevedevano un resto consistente. Ma lo shopping per piazzare il denaro falso è durato poco. Il 18 marzo, infatti, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno tratto in arresto per spendita di banconote false, Antonella D’Amico di 25 anni, nata a Perugia ma residente ad Adrano (CT) e denunciato in stato di libertà una ventenne, residente nello stesso comune.
Da qualche settimana i Carabinieri avevano cominciato a censire alcuni episodi. Il modus operandi era sempre lo stesso. Le banconote spacciate erano tutte identiche, probabilmente provenienti dalla stessa partita. A febbraio erano stati raggirati i titolari di attività commerciali nei comuni di Giardini Naxos e Taormina. I primi di marzo un tentativo, non riuscito, si era verificato in un’attività commerciale di Santa Teresa di Riva. Il titolare aveva subito notato qualcosa di strano e aveva rifiutato il pagamento. Le donne si erano allontanate rapidamente facendo perdere le proprie tracce. Venuti a conoscenza del fatto i Carabinieri di Taormina hanno subito posto in essere i necessari accertamenti. I particolari della autovettura utilizzata dalle donne e altri elementi hanno consentito di stringere gradualmente il cerchio. Gli esercenti sono stati sentiti e sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di video sorveglianza. Le indagini hanno condotto i Carabinieri di Taormina ad Adrano, paese della provincia di Catania. Si è poi atteso che le ragazze commettessero il primo passo falso e che ritornassero sul territorio della Compagnia per colpire nuovamente.
Il 18 marzo le due hanno colpito nuovamente a Gallodoro ma i Carabinieri erano già sulle loro tracce e le hanno fermate mentre tentavano di ritornare a casa. Sulla macchina l’articolo da 4.30 euro appena acquistato e i 45 euro di resto. La banconota poco prima spacciata è stata sequestrata e sarà inviata alla Banca d’Italia per gli accertamenti. La donna arrestata è stata condotta al Tribunale di Messina dove l’arresto è stato convalidato e per l’arrestata è stato disposto l’obbligo di firma.
L’appello dei Carabinieri alle vittime di analogo imbroglio e soprattutto a tutti gli altri cittadini affinché prestino attenzione nella ricezione di banconote soprattutto quando l’acquirente richiede il solo cambio o acquista prodotti di modesto valore a fronte di pagamento con banconote di taglio importante.