E’ stato un pomeriggio di tensione quello trascorso nella giornata di ieri, martedì 17, nell’aula consiliare di palazzo Zanca, dove durante una seduta del Consiglio Comunale, ha fatto irruzione una delegazione del sindacato “Unione Inquilini” che ha voluto così protestare contro il lavoro svolto dalla Giunta Accorinti in merito alle politiche abitative. A spiegare quello che è successo, ci pensa Antonio Currò, appartenente allo stesso sindacato: “Abbiamo occupato l’aula consiliare, facendo inizialmente un’azione di disturbo dal loggione. In realtà si è trattato di una semi-occupazione – spiega Currò – perché c’è una totale sciatteria da parte dell’amministrazione comunale, se non dopo un periodo iniziale di confronto, relativamente alla questione abitativa”.
Varie volte, negli ultimi mesi, lo stesso sindacato ha evitato attivamente l’esecuzione di alcuni sfratti, evidenziando come la Giunta abbia fatto ben poco sul tema. In particolare, “Unione Inquilini” sottolinea come il Comune non abbia attuato l’art.26 della legge 164/14 che prevede, tramite accordi di programma tra Demanio e Comune, il recupero degli immobili da destinare prioritariamente agli inquilini in graduatoria ERP, ai morosi incolpevoli e alle cooperative di auto-recupero che siano in possesso dei requisiti di accesso all’ERP. Una colpa della Giunta, secondo Currò, è quella di non aver inviato l’elenco dei morosi incolpevoli alla Prefettura per bloccare gli sfratti, sulla base degli aventi diritto che hanno già fatto domanda al 31 dicembre 2014, così come previsto dall’art. 6 della legge 124/13. L’Unione Inquilini, tramite gi aventi a diritto, ha già preannunciato la diffida nei confronti del Comune se quest’ultimo non provvederà, entro 5 giorni, all’invio del suddetto elenco. “Non si parla soltanto di morosità – spiega Currò – ma di tutta la gestione delle politiche abitative, partendo dal risanamento fino alla mancanza di alloggi popolari”.
Attimi di tensione, quando il consigliere Paolo David si è imbattuto in “uno scambio di provocazioni” con un inquilino, ma la situazione è tornata presto alla normalità. Il presidente del consiglio comunale Emilia Barrile ha poi letto in aula un documento redatto dallo stesso sindacato, all’interno del quale si punta il dito contro l’amministrazione e si elencano le operazioni da svolgere in tempi brevi. Al termine della seduta del consiglio comunale, una delegazione del sindacato è stata ricevuta dai capigruppo, dalla stessa Barrile, dal segretario generale Antonio Le Donne e dagli assessori Nino Mantineo e Sergio De Cola. “Abbiamo interpellato Le Donne – spiega Antonio Currò – per sapere se i 50mila euro destinati ai morosi incolpevoli sono stati considerati nel bilancio o se sono scomparsi. Lo stesso Le Donne ci ha assicurato che nel 2015 questi soldi saranno impegnati proprio come previsto. Abbiamo fatto tante riunioni con gli assessori in passato, ma questi non hanno la volontà politica per adottare nuove misure”.
Dall’incontro sono emerse tre “promesse” da parte dell’amministrazione comunale, ossia tre condizioni minime richieste dal sindacato. In primis, è necessario l’invio dell’elenco dei morosi incolpevoli alla Prefettura che può così evitare lo sfratto. Le parti parleranno venerdì con Giovanni Bruno, dirigente comunale del Dipartimento delle Politiche Sociali. Perché ciò non è stato ancora fatto? Secondo quanto riferito da Currò, il Comune avrebbe mandato elenchi individuali, persona per persona, alla Prefettura, mentre è necessaria una graduatoria che garantisce l’accompagnamento sociale. La Regione ha emesso linee guida che disattenono quasi totalmente il decreto attuativo nazionale. “Ma le linee guida regionali – continua Currò – non sono ancora state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e non hanno così alcun valore. E’ stato un alibi utilizzato dai dirigenti. L’assessore Mantineo ha promesso che manderà l’elenco ma per sicurezza, insieme a Giovanni Bruno, chiederà un informazioni alla Regione, per sapere se si può inviare il suddetto elenco seguendo il decreto attuativo nazionale e non le linee guida regionali”.
Il secondo impegno preso dal Comune è quello relativo all’apertura di questi elenchi, aggiornandoli continuamente, visto che quotidianamente vengono eseguiti nuovi sfratti. In conclusione, mediante il neo-assessore Sebastiano Pino, si proverà ad attuare l’art.26 della legge 164/14: tale articolo, come detto in precedenza, permette recupero di immobili da parte del Comune, in accordo con il Demanio, che possono essere destinati a morosi incolpevoli con finalità di auto-recupero. Ossia, gli immobili vengono affidati agli inquilini che a loro volta provvedono al recupero.
Il sindacato, inoltre, richiede uno screening completo degli alloggi popolari in dote al Comune e allo Iacp, oltre che l’attuazione del passaggio da casa a casa per i morosi incolpevoli aventi diritto: a tal proposito si richiede la convocazione di un tavolo permanente con le associazioni di proprietà interessate a mettere a disposizione alloggi in stato di locabilità.
“La pazienza si è esaurita – conclude “Unione Inquilini” nella sua nota – le scelte ci sono e non ci sono più alibi!”. @SimoneIntelisano