Foggia-Messina 2-0
Marcatori: Sarno(F,36′-48′)
Foggia: Narciso, Lo Iacono, Bencivenga, Agnelli, Potenza, D’Angelo, Minotti(D’Allocco,60′), Quinto, Iemmello, Maza(Cavallaro,73′), Sarno(Sicurella,87′)
Messina: Berardi, Rulo, Pepe, Nigro, Altobello, Spiridonovic(Donnarumma,27′), Damonte, Izzillo, Bonanno(Mancini,80′), Corona(De Paula,64′), Orlando
Arbitro: Dario Melidoni di Frattamaggiore, coadiuvato dagli assistenti Alfonso Annunziata di Torre Annunziata e Francesco Oliviero di Ercolano
Note: Ammoniti Orlando(M,44′),Izzillo(M,53′)
L’effetto Nello Di Costanzo non porta bene al Messina che, alla sesta sconfitta consecutiva, aumenta la forbice di distacco con la zona salvezza. Sia chiaro, tra le numerosi defezioni e i soli due giorni per conoscere la squadra, il tecnico nativo di Acerra è esente da ogni colpa per l’ennesima prestazione vuota del Messina. Zero tiri in porta, ritmi fin troppo bassi, il Foggia aggancia il massimo risultato con il minimo sforzo, grazie alla grande vena di Sarno e a quella decisamente scarsa della retroguardia giallorossa. Le parole servono ormai davvero a poco, ma ciò che si vede sul campo lascia poco spazio all’ottimismo.
La cronaca. Primo banco di prova per il neo allenatore, chiamato a far punti allo Zaccheria con una formazione decimata da ben sette assenze, fra le quali quelle di Stefani, Ciciretti e Cane. Il tecnico conferma quindi il 4-4-2, adattando Nigro al centro della difesa e Altobello a destra, mentre sulle corsie spazio ai giovanissimi Spiridonovic e Bonanno. La partita è tutt’altro che divertente: ritmi davvero molto bassi, squadre che non si offendono ed il possesso palla è interamente in mano ai pugliesi; il primo tiro in porta si registra all’11’, iniziativa personale di Maza che sfioria il palo alla destra di Berardi, sulla traiettoria del pallone. Il taccuino è davvero povero, il Messina attende per poi eventualmente ripartire e l’unico che sembra poter avviare la manovra giallorossa, Spiridonovic, si infortunia lasciando il posto a Donnarumma. Al 36′ primo tiro in porta del Foggia e vantaggio firmato da Sarno: pallone basso provienente dal corner, Minotti appoggia il pallone al talento napoletano che è libero di bucare la dormiente retroguardia peloritana ed insaccare il pallone da distanza ravvicinata. Quattro minuti dopo il Messina si spinge in avanti e Orlando protesta per un presunto tocco di mano di un difensore avversario, mentre sul ribaltamento di fronte Agnelli lascia partire un destro innocuo che si spegne sulle braccia di Berardi. Termina così la prima frazione.
Il secondo tempo si apre con il raddoppio dei “satanelli”, firmato ancora da Vincenzo Sarno abile nel finalizzare al meglio il triangolo con Agnelli, ma Berardi è ingannato dalla deviazione di un compagno. Padroni di casa che da qui in avanti si limitano a gestire il doppio vantaggio e fanno accademia, mentre la scelta di Di Costanzo di far uscire Corona per lasciare spazio a De Paula priva l’attacco giallorosso di ogni riferimento. Proprio il brasiliano all’81’ è l’unico a calciare verso la porta con un sinistro di contro balzo che però si spegne a lato. Niente di più fino alla fine della gara, il vuoto più assoluto.
Prossimo appuntamento al San Filippo conto il Cosenza, reduce dalla preziosa vittoria con il Lecce, sabato alle 14.30.