In piena bufera trasporti, mentre Regione e Ferrovie si rimpallano la questione del contratto di servizio, il sindacato Orsa rilancia sul servizio Metroferrovia Messina-Giampilieri. Due i milioni di euro necessari per far riprendere un servizio “mai decollato”. “E’ davanti agli occhi di tutti come si sia manifestato il fallimento, nonostante i milioni di euro spesi di risorse pubbliche, del servizio Metroferrovia Messina – Giamplilieri, mai decollato e ad oggi nella pratica inesistente”, commentano a mezzo nota Mariano Massaro e Michele Barresi. “Da tempo incalziamo Ferrovie ed Enti Locali sul ripristino del servizio ferroviario necessario alla cittadinanza della periferia sud di Messina ed abbiamo inoltrato nei mesi anche all’amministrazione comunale proposte e progetti concreti per l’integrazione tariffaria con l’Azienda Trasporti cittadina”.
L’esigenza per rendere efficace il servizio è di quindici corse giornaliere nella fascia oraria che va dalle 6:30 alle 21, secondo il planning dei sindacalisti che suggeriscono un biglietto integrato con Atm a prezzo unico di 2 euro, valido per 360 minuti e che consenta l’uso di due corse a/r di metroferrovie e l’uso illimitato di bus e tram o un biglietto integrato giornaliero del costo di 3 euro con validità 24 ore che consente l’utilizzo di due corse A/R di metroferrovia e l’uso illimitato di bus e tram. Centosettantacinque mila chilometri/treno annui essenziali per servire una fascia della periferia sud, di fatto, sprovvista di un’adeguata copertura, ad ora. “Auspichiamo un deciso intervento dell’amministrazione comunale di Messina verso l’Assessorato Regionale , che in questi tempi reclama a parole la modernizzazione e velocizzazione del trasporto ferroviario siciliano e sullo stretto di Messina, – continuano Massaro e Barresi – affinché si passi dai facili proclami ad atti concreti – essendo di sola pertinenza Regionale lo stanziamento delle risorse necessarie per far attivare a Messina un servizio di Metroferrovia efficiente ed utile alla mobilita’ cittadina”, concludono i sindacalisti. @EleonoraUrzì