La mostra si compone di quaranta icone “scritte” negli ultimi decenni, tutte sui modelli della scuola russa. A partire da quella di Novgorod all’alba del secondo millennio fino a quella di Andrej Rubliov agli inizi del XIV secolo, e oltre, ripercorrendo il solco di una tradizione che ha prodotto innumerevoli capolavori dello Spirito divenuti punti di riferimento insostituibili per l’arte degli iconografi di tutto il mondo. Denominatore comune di tutte le icone in esposizione è l’unico pennello che le ha dato vita. Si tratta di un’italiana di origini padovane, dalla fine degli anni novanta residente in Sicilia, Lia Galdiolo, formatasi ai modelli russi grazie alla direzione di padre Egon Sendler, già docente di Arte Sacra di Meudon a Parigi e a Don Sante Babolin, docente di Estetica alla Gregoriana di Roma.
Iconografia russa, quaranta capolavori in mostra fino al 22 marzo
Al via a Messina la mostra “Icone del XX e XXI secolo – La Scuola Russa”. L’inaugurazione è fissata per martedì 10 marzo 2015 alle ore 17.30 presso la Biblioteca Provinciale dei Cappuccini, adiacente la Chiesa “Madonna di Pompei” di viale Regina Margherita. Interverranno alla conferenza di presentazione la professoressa Alexandra Voitenko e le iconografe Cristina Busiri Vici Jattadi Roma e Lia Galdiolo di Messina. Hanno comunicato la loro partecipazione il Console Generale della Federazione Russa a Palermo, Mikhail Kolombet e il Sindaco della Città dello Stretto, Renato Accorinti.
L’evento è promosso dall’Associazione Culturale “Messina-Russia” in collaborazione con la Biblioteca Provinciale dei Frati Minori Cappuccini e l’Associazione Culturale “Intervolumina”. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 22 marzo.