La realizzazione di una zona di riposo per le specie presenti nell’area lacustre con punti di avvistamento nei pressi dei canali, dei corridoi di lancio riservato a canoe e kayak, una zona riservata al modellismo navale ed un’area dedicata alla molluschicoltura: questo quanto prevede il piano di sistemazione del Pantano Grande, mentre mentre nel Pantano Piccolo è prevista un’area di riposo con l’installazione di supporti per gli uccelli, un’area esterna di transito per le canoe e la prosecuzione delle attuali attività di mitilicoltura.
I progetti sono stati illustrati a Palazzo dei Leoni dove si è svolto l’incontro sulla situazione che interessa la Riserva Naturale Orientata di “Capo Peloro” al quale hanno partecipato i responsabili della Provincia Regionale di Messina e le autorità competenti, con il contributo di esperti e di esponenti di associazioni interessate alla tutela dell’area protetta.
Il Piano di sistemazione della R.N.O. “Capo Peloro”, gestita dall’Ente Provincia, è elaborato dal Consiglio Provinciale Scientifico su indicazioni della Provincia e si prefigge la regolamentazione delle attività, ammesse dalla legge, che insistono all’interno dell’area stessa.
La Riserva è allocata in una zona fortemente antropizzata e vari sono gli interessi economici e sociali che si sviluppano in essa, dalla mitilicoltura, al canottaggio, dal birdwatching all’attività di modellismo navale.
La carente regolamentazione è stata fonte, in passato e non solo, di polemiche ed attriti che soltanto un riordino delle attività umane nella Riserva Naturale Orientata “Capo Peloro” potrà evitare.
Nella realizzazione del piano importante sarà l’apporto che le varie associazioni ambientaliste e gli esperti del settore apporteranno anche in vista della predisposizione degli impianti di videosorveglianza, di controllo termico delle acque e dell’attività di monitoraggio degli agenti inquinanti.