Volto scuro, ma più per la rassegnazione che che per la rabbia di aver perso ancora. Grassadonia è sempre più solo ed analizza con grande rammarico la gara: “ci dispiace, accettaimo le critiche, ma noi dobbiamo guardare avanti. Siamo in difficoltà, dobbiamo tirare fuori l’ardore che c’è in settimana e poi svanisce. Ci sciogliamo come neve al sole e siamo consapevoli che la strada che è ancora lunga”. I tifosi giallorossi adesso invocano le sue dimissioni, ma il tecnico campano non ne vuol sapere: “no, non scappo mai dalle difficoltà. Ci metto la faccia, e mi dispiace per i ragazzi, anche per i tifosi che si aspettano altre prestazioni. Troppo facile sparare sulla squadra, restiamo uniti”.
Seconda prestazione da dimenticare per Rullo, oggi davvero in giornata nera. Il Messina paga con un rigore un suo errore che caratterizza in negativo la sua prestazione: “ho pagato caro l’errore e da li la nostra partita è cambiata. Oggi ci abbiamo messo del nostro ma inutile piangerci addosso, bisogna ripartire, noi ci crediamo e dobbiamo farlo perchè i punti ci sono e siamo in grado di raggiungere il traguardo. Normale che i tifosi contestino, anzi, per il resto della partita ci hanno ance sostenuto. Posso fare di più e solo con il lavoro quotidiano posso migliorare, io e la squadra”.
Sul fronte campano, soddisfazione per il tecnico Pancaro che esprime solidarietà nei confronti di Grassadonia: “non è stata facile e lo avevo detto alla vigilia. Sono stati bravi i miei ragazzi a partire forte da subito e interpretare bene la gara. Certo dopo il gol la partita si è messa sui binari congeniali. Grassadonia è un allenatore che stimo, sta attraversando un momento difficile ma ha tutte le qualità umane e caratteriali per venirne fuori”.
Chiude le dichiarazione del post gara il messinese La Camera, una carriera lontana dalla città natale: “credo che nel calcio contino i percorsi che uno fa. Io sono andato via da Messina molto presto, sono un tifoso del Messina e lo sarò sempre, ma gioco nella Juve Stabia, e sono felice di poter cullare il sogno della società che coltiviamo partita dopo partita. Giocare davanti ai miei genitori è sempre un’emozione particolare anche perchè loro non possono vedermi spesso”.