L’Upea Capo d’Orlando sbanca il Pala Del Mauro avendo la meglio sulla Sidegas Avellino per 65-75. La squadra del patron Sindoni dà grande dimostrazione di carattere e forza, restando avanti per tutto il primo tempo, incassando la reazione dei padroni di casa dopo l’intervallo e sferrando l’attacco decisivo nell’ultimo periodo. Una vittoria del collettivo, ma sugli scudi sono saliti i veterani Soragna, Basile, Nicevic e Pecile, autori di una prestazione memorabile.
Sidigas Avellino – Upea Capo d’Orlando 65-75 (15-21)(24-35)(50-49)
Avellino: Cavaliero 5, Gaines 15, Banks 7,Lechthaler, Hanga 11, Cadougan 2, Cortese, Anosike 10, Harper 11, Trasolini 4, Gioia ne, Severini ne.
Capo d’Orlando: Archie 12, NIcevic 10, Soragna 9, Basile 13, Henry 12, Hunt 13, Pecile 6, Bianconi ne, Karavdic ne, Motta ne.
Primo quarto. Lostarting five di coach Griccioli è inedito: Henry, Basile, Soragna, Archie e Hunt. L’Orlandina inizia bene grazie alle due torri, Archie e Hunt, e al terzo è 2-8. Soragna realizza dalla media su assist di Baso (il quarto della serata) e l’Orlandina corre ancora: 9-16 al sesto. Il capitano dell’Orlandina ricambia il favore all’amico e compagno Basile che non si fa pregare e da 7 metri realizza la tripla del +10 (9-19 dopo 7’). Archie realizza ancora per l’Upea ed è già a un passo dalla doppia cifra (8 punti), ma sul finire del primo periodo si registra la reazione dei padroni di casa che si portano così sotto di 6 lunghezze (15-21).
Secondo quarto. Nicevic dalla sua mattonella, a 5 metri dal canestro, realizza due volte e spinge Capo nuovamente sul +10 (15-25 al 12esimo). Gli irpini sfruttano la voglia di Trasolini e Cavaliero per dimezzare lo svantaggio, ma Sandrone è implacabile piedi a terra. Herny attacca il ferro, segna subisce fallo, ma sbaglia in lunetta (20-29 al 16esimo). È lotta a rimbalzo, capitan Soragna arriva fino al ferro e deposita nella retina (22-33 al 18esimo). Baso subito dopo lo imita alla perfezione, ma l’arbitro segnala il blocco irregolare di Hunt (terzo fallo) e annulla la giocata. All’intervallo l’Orlandina è avanti 24-35.
Terzo quarto.
Harper e Archie realizzano al rientro sul parquet (28-37 al 23esimo). Avellino riapre la gara con i tiri dall’arco di Banks, Hanga e Gaines e al 25esimo è 37-39. Il ferro sputa fuori la tripla di Archie e Banks da il pareggio. Ci pensa Baso che con un canestro da 3 di puro talento, tiene avanti Capo d’Orlando. Padroni di casa vanno a contatto con Harper (41-42), ma una grande giocata in post basso di Hunt e una tripla di Henry danno il +6 all’Upea (41-47 al 28esimo). Cinque punti di Harper permettono ad Avellino di chiudere in vantaggio il terzo quarto (50-49).
Quarto quarto.
Tripla di Pecile a cui risponde Gaines e dopo 1’ nell’ultima frazione il distacco è invariato (53-52). Ancora Harper e poi Hanga a lanciare avanti i padroni di casa (57-52). Capitan Soragna non vuole mollare, realizza un elegante canestro e recupera palla in difesa. Archie corregge un errore di Hunt, Capo sotto di uno al 36esimo (57-56). Cavaliero a segno dalla media, ma Baso esce dai blocchi dalla rimessa e pennella dietro la linea dei 6.75 per la parità. Ora è il turno di Pecile che punta il ferro segna, subisce fallo e segna il libero aggiuntivo (59-62). Tripla di Gaines, ma con i 2 liberi di Basile Capo è sul +1. Nicevic mostra tutta la sua classe realizzando in fade away (64-67 a 1’33’’ dalla fine). Nicevic la spiega e serve Hunt sotto il ferro, il lungo americano schiaccia (64-69). Avellino è al tappeto, l’Orlandina vince la gara 65-75.
Dichiarazioni
Coach Griccioli: «Abbiamo fatto davvero una gran partita. Siamo stati bravi a sfruttare gli errori di Avellino. Avevamo voglia di vincere e lo abbiamo dimostrato. La zona ci ha sicuramente aiutato nell’ottenere questa vittoria, ma siamo stati bravi anche in attacco. Con questa vittoria dimostriamo di esserci e che lotteremo fino alla fine per conquistare la salvezza. Ripartiamo da qui, sfruttando l’energia di questa vittoria. Adesso ci aspettano due importanti partite contro Pesaro e Caserta. Abbiamo rispettato il nostro piano partita, davvero sono stati tutti grandi. Per salvarci abbiamo bisogno di sacrificio e abnegazione, come è accaduto oggi»