“Chiediamo che il Ministero istituisca una commissione di esperti che accerti eventuali responsabilità nella pianificazione, progettazione e costruzione del Porto di Tremestieri stabilendo se, attraverso il completamento dell’opera, i problemi che fino ad aggi non ne hanno permesso un corretto funzionamento possano essere limitati oppure no”. Interviene così il deputato Francesco D’Uva, già membro della commissione nazionale antimafia, che con il M5S chiede chiarezza in merito all’annosa vicenda del secondo approdo.
Come dimostrato nell’inchiesta pubblicata sul nostro giornale, il deputato ricorda che “nato nel 2006 con l’obiettivo di impedire ai mezzi pesanti di attraversare il centro cittadino e garantire la sicurezza stradale, il Porto di Tremestieri è stato, per 8 lunghi anni, soltanto un susseguirsi di insabbiamenti, mareggiate, chiusure, interventi emergenziali e di ripristino. Con l’unica conseguenza che, invece di rappresentare quel doppio attracco in zona periferica che avrebbe dovuto tenere i tir fuori dalle arterie centrali, ha comportato spese insostenibili, a fronte di benefici pressoché inesistenti”.