In un momento di grossa preoccupazione da parte dell’ambiente circa il futuro sportivo della squadra, reduce da risultati tutt’altro che positivi, parla il leader carismatico, nonchè capitano, per rassicurare gli animi. E lo fa a 360 gradi: “la squadra c’è, è viva, anche se c’è chi dice che siamo senza palle. Non è così. Ci sono quattro/cinque partite che saranno fondamentali, ma partiamo dalla Juve Stabia a far punti. Abbiamo dei limiti che ci hanno fatto perdere dei punti, ma dobbiamo fare la partita, all’andata ci hanno messo parecchio in difficoltà. Ci vuole compattezza, specialmente in questi momenti. E’ il Messina che si deve salvare, non Corona piuttosto che Grassadonia”. Per Giorgio Corona, che a Castellammare ha vissuto una delle stagioni più belle della sua carriera, collezionando 31 presenze e 13 reti, dando un pesante contributo alla promozione della squadra in serie cadetta nel 2011, non può essere una partita come le altre: “tutti sanno i legami che ho con la società, i tifosi e la città, ma bisogna mettere da parte i sentimenti perchè abbiamo bisogno di vincere”. Nonostante la sconfitta a Lecce, per la quale determinanti sono stati due errori individuali, il bomber palermitano vede il bicchiere mezzo pieno: “a Lecce secondo me abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo pagato degli errori, tirato poco in porta, ma la reazione c’è stata e questo dimostra che la squadra è viva e ha voglia. Spiridonovic? Ha fatto bene, qui al sud siamo abituati a pensare che appena arriva un giocatore deve fare subito venti gol. Non è così, si deve ambientare e ancora non capisce bene la lingua”. Sulle disquisizioni tattiche poi Corona dribbla i giornalisti: “io non conto nulla, se vogliamo andare avanti dobbiamo solo fare quello che ci dice il mister, qualsiasi cosa decida”. Una battuta infine sulle scarse presenze sugli spalti del San Filippo e i rumors, infondati, circa il suo presunto passaggio a Catanzaro nel mercato di gennaio e la trattativa Lo Monaco-Ternana: “abbiamo vinto la D con 3.000, vinto l’anno scorso con 3.000 e andremo avanti sempre con gli stessi. Il chiacchiericcio è dovuto alla situazione in cui siamo, alla classifica, serve solo a fare male al Messina, ma ormai ci conviviamo da parecchio e ci dobbiamo abituare”.
Contro la Juve Stabia farà il suo debutto fra i pali con la maglia giallorossa Alessandro Berardi, causa la squalifica di Rino Iuliano. Eppure le premesse, al suo arrivo, sembravano diverse stando alle sue parole: “si, sono cose che fanno parte del calcio, portiere che fa bene non si cambia. Lui è qui da due anni, io devo solo pensare a fare bene quando vengo chiamato in causa. La rivalità è solo sul campo, fuori abbiamo un ottimo rapporto. Per adesso una squalifica ha fatto si che io giochi domenica, altrimenti Iuliano sarebbe rimasto in porta. Adesso tocca a me eventualmente, con le prestazioni e il risultato della squadra, confermarmi e ribaltare la gerarchia”. Un giudizio poi sui prossimi avversari dei peloritani: “attendo questa partita ma non tanto per l’aspetto personale, quanto per la squadra e per cercare di uscire da questo momento. Siamo in difficoltà solo per i risultati, ma siamo sempre stati all’altezza della situazione, poi qualche episodio ci ha fatto male. Loro sono una squadra forte, la classifica parla chiaro,verranno qui per vincere, ma noi faremo altrettanto. Vogliamo fare la partita nostra, come sa il mister”.