L’Assessorato alle Attività Produttive, ha avvia le procedure di annullamento dell’insediamento camerale. La nota, firmata dal direttore generale del dipartimento Alessandro Ferrara è indirizzata a tutte le parti interessate:Confindustria, Confimprese, Confcommercio, Cna, Confesercenti, Fapi, Legacoop, Confcoop, Ust Cisl, Sada-Casartigiani, AGCI, Adoc, Adiconsum, Ania, Abi, Camera di commecio, Consulta.
Una decisione che se da un lato “smentisce” quanto annunciato dal Governatore Crocetta solo pochi giorni fa, dall’altro asseconda le richieste dei sindacati che con il lavoratori dell’ente camerale si sono schierati contro l’ interruzione del processo di unificazione con le Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa evidenziando “il concreto rischio di una paralisi dei servizi per il mancato pagamento delle retribuzioni che già dai prossimi mesi verrebbero meno per i 38 lavoratori e i circa 100 pensionati a carico del bilancio camerale”-
Unioncamere nazionale ha chiaramente stabilito che solo le Camere di commercio che daranno vita a raggruppamenti entro il prossimo 28 febbraio potranno accedere al Fondo perequativo: circa un milione di euro per ogni Ente camerale, che per le Camere di commercio siciliane costituisce la sopravvivenza.
Ma non ci sta Carmelo Picciotto di Confcommercio, che ha annunciato di andare in Procura contro la decisione dell’assessore Vancheri.
“La prossima settimana porterò le carte in Procura – ha dichiarato – Sulla vicenda della Camera di Commercio desidero a questo punto che la magistratura inquirente faccia chiarezza. Non si può accettare che la Camera di Commercio possa continuare a rimanere senza un governo politico in un momento così delicato per la città di Messina.
Il decreto spedito dall’Assessorato alle Attività Produttive, che avvia le procedure di annullamento dell’insediamento camerale, fa esplicito riferimento ad una ‘falsità o, comunque, erroneità delle dichiarazioni rese da parte delle Associazioni di categorie, accertata il 13 gennaio 2014 dalla Camera di Commercio di Messina’. Premesso che gli atti erano stati già esaminati e validati in data antecedente, perché nessuno ha portato gli atti in Procura rispetto a delle irregolarità palesate dai nuovi controlli?
Tuttavia, voglio sperare che tale decreto rappresenti una fuga in avanti da parte dell’Assessorato alle Attività produttive. Perché se così non fosse, vuol dire che gli impegni assunti pubblicamente dal governatore Rosario Crocetta vengono disattesi dai componenti della sua Giunta. Aggiungo, inoltre, che il decreto è stato scritto in maniera frettolosa e presenta diverse imprecisioni che lo viziano. Il documento fa infatti riferimento all’annullamento del Decreto assessoriale del 29 aprile 2014, quando invece la Sentenza del Tar di Catania, annulla il Decreto del 10 ottobre 2013. Mi auguro a questo punto che intervenga pesantemente il governatore Rosario Crocetta riempiendo quel vuoto di legalità determinato dalla mancata applicazione di una sentenza del Tar”.