Contratto tra Messinambiente e la società di Raphael Rossi, esposto di Zuccarello alla Procura

“La Società RE- SOURCES s.a.s  viene costituita 5 giorni prima della stipula del contratto e, guarda caso,  viene iscritta nel registro del imprese della camera di commercio di Torino, proprio il 03/12/2014, giorno in cui viene stipulato, e l’inizio attività viene datato al 17/12/2014”: così scrive nero su bianco  il consigliere comunale Daniele Zuccarello, che si è rivolto alla Procura con un esposto per chiedere chiarezza sul contratto stipulato da Messinambiente con la società di Raphael Rossi, consulente della partecipata fino al 17 ottobre scorso.

“Decisioni a dir poco disinvolte prese dal commissario liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci e sulle quali sarebbe opportuno si faccia chiarezza – ribadisce il consigliere- L’ affidamento di questa consulenza, per un importo pari a 31. 334 euro, esclusa iva ed esclusi i rimborsi spese per trasferte, vitto e alloggio, è avvenuto con modalità tali da richiedere che la Procura di Messina, alla quale mi sono rivolto presentando un esposto, verifichi se vi siano eventuali responsabilità penali o comportamenti poco trasparenti da parte di chi sta amministrando la cosa pubblica. Premesso che Ciacci è commissario liquidatore e che il suo compito è limitato alle attività di conservazione e liquidazione del patrimonio della società e non certamente ad alimentare nuovi costi, non è accettabile che vengano adottati stratagemmi per consentire a Raphael Rossi, che ha concluso il suo operato ad ottobre e successivamente ha assunto l’incarico di amministratore unico della Formia Rifiuti Zero, di continuare la sua attività attraverso una società costituita ad hoc e “su misura” per ottenere la consulenza”.

Daniele Zuccarello
Daniele Zuccarello

A conti fatti in meno di un anno Raphael Rossi finirà con il costare alle casse di Palazzo Zanca, con le due consulenze, oltre 70 mila euro (esclusi extra e rimborsi).

“Appare strano  – sotiene Zuccarello – che la Re-Sources sia stata costituita il 28 novembre e si sia iscritta al registro delle imprese il 3 dicembre, lo stesso giorno in cui viene stipulato l’accordo con Messinambiente. Nel contratto si legge che è stata la Re-Sources a presentare la proposta di consulenza. C’è da chiedersi quando lo abbia fatto, probabilmente nei 5 giorni dalla sua costituzione alla stipula del contratto.  E in quei 5 giorni è riuscita a fare miracoli, dal momento che, Ciacci, come si legge, ha motivato l’affidamento dell’incarico grazie al fatto che “la Re-Sources occupa un ruolo di primaria importanza nel settore e di comprovata esperienza nella gestione dei progetti, collaborando lo stesso socio con molteplici società a partecipazione pubblica”. Se in 5 giorni è riuscita a ottenere un ruolo di primaria importanza nel settore non oso immaginare cosa potrà fare in un mese, probabilmente diventare leader in ambito mondiale. Strano poi che abbia acquisito in pochi giorni una “comprovata esperienza” nonostante dalla visura camerale risulti che ha iniziato le attività il 17 dicembre, due settimane dopo il contratto.

Non ho alcun dubbio che la professionalità che Rossi ha messo a disposizione di Messinambiente per sei mesi sia  tale da non farsela scappare anche dopo che ha ottenuto un incarico a Formia (che potrebbe risultare incompatibile, sotto il profilo anche dell’opportunità, con la riconferma della consulenza a Messina) ma che almeno vengano rispettate le regole e non si offenda la nostra intelligenza con scappatoie che dall’amministrazione che voleva Cambiare Messina dal basso non ci saremmo mai aspettati”.

Messina meriterebbe una gestione più oculata delle risorse pubbliche. Sempre all’assessore Ialacqua vorrei chiedere se ritiene opportuno che per confermare la consulenza di Rossi anche dopo il nuovo incarico a Formia si debbano bypassare regole e trasparenza a Messina”.

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