L’assessore regionale Giovanni Pizzo, è partito stamattina da Palermo, per raggiungere Roma alle 15,30 e partecipare ad una riunione convocata dal ministro per le Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, per discutere del contratto di servizio del trasporto ferroviario per la Sicilia e del documento strategico che definirà quantità e qualità dei servizi ferroviari da e per la regione Sicilia.
Lo ha fatto viaggiando in treno, per dimostrare i disagi del servizio di trasporto su linea ferrata e i ritardi nei tempi di percorrenza di un treno che deve compiere poco più di ottocento chilometri. E infatti, l’iniziativa dal forte impatto mediatico, è stata denominata “scusate il ritardo”: quello con cui giungerà Pizzo partito alle 7 da Palermo e che a Roma arriverà dopo 11 ore e 34 minuti, alle 18.34.
E come da copione, sosta a Messina, dove ad accoglierlo si è presentato il sindaco Renato Accorinti, con i sindaci della provincia (da Sant’Alessio a Barcellona Rosanna Fichera e Maria Teresa Collica ) e un gruppo di lavoratori ex ferrotel, a cui il rappresentante del governo regionale ha ribadito l’indisponibilità, da parte di Ferrovie dello Stato, al riassorbimento, assicurando però il proprio impegno a recepire quanto era stato deciso dalla V commissione Lavoro dell’Ars lo scorso 6 giugno, ovvero una risoluzione di indirizzo rivolta al Governo regionale per favorire la loro ricollocazione.
L’evento dimostrativo ha visto la partecipazione dei sindaci di Palermo, Catania, Messina, Siracusa, Termini Imerese, Misilmeri, Ficarazzi, Cefalù, Castelbuono, Pollina, Sant’Agata Militello, Naso, Capo d’Orlando, Barcellona, Milazzo, Spadafora, Villafranca e Monforte San Giorgio.
Intanto il Movimento Popolare 14febbraio ha consegnato un progetto (indirizzato a tutte le parti istituzionali coinvolte) per ridurre i tempi del traghettamento e migliorare la qualità del servizio di trasporto ferroviario, con la speranza che possa essere preso in considerazione nel tavolo tecnico romano.