La licenza edilizia è stata rilasciata correttamente, senza dichiarare fatti falsi e senza violare la legge. Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Barcellona, Sara D’addeo, ha prosciolto (tecnicamente, è una sentenza di non luogo a procedere) il capo dell’Ufficio tecnico del comune di Lipari, Placido Sulfaro, e i funzionari dello stesso ufficio, Salvatore Spartà e Biagio De Vita. I primi due erano accusati di abuso d’ufficio; il terzo, De Vita, di falso, per aver consentito la costruzione nella più grande delle isole Eolie, in contrada Monte Rosa, dell’abitazione dei coniugi Antonio Greco e Eva Albert, imputati come concorrenti degli stessi reati insieme a Giuseppe D’andrea, ingegnere.
L’impianto accusatorio messo in piedi dal pubblico ministero Giorgio Nicola non ha superato il filtro dell’Udienza preliminare. Sulla scorta di una consulenza tecnica il sostituto procuratore aveva contestato la violazione da parte dei tre funzionari (difesi dai legali Toni Cappadona, Giovanni Macrì Pellizzeri, Onofrio Nato e Beatrice Di Pasquale) di una serie di norme in materia edilizia.
Il procedimento penale era nato da una denuncia di Elisabetta Natoli e del marito, dei vicini di casa di Antonio Greco e Eva Albert (assistiti nel processo dagli avvocati Francesco Rizzo, Michele Pappalardo e Giuseppe Sciuto).
I coniugi Greco, a loro volta, avevano denunciato i loro accusatori di violazioni edilizie. Dalla denuncia dei coniugi Greco è nato un procedimento amministrativo che è sfociato in un’ordinanza di demolizione di alcune parti dell’abitazione di Natoli.
Una settimana fa i coniugi Greco erano stati condannati a 8 mesi per alcune difformità rispetto al progetto riscontate nel manufatto.
La vicenda prima ancora di essere combattuta nelle aule giudiziarie a colpi di denunce e querele in Procura, è stata al centro del dibattito pubblico della comunità isolana. Il dibattito, infatti, è stato alimentano attraverso i media locali, che hanno ospitato le schermaglie tra i coniugi Greco e i loro vicini. (www.micheleschinella.it)