Tempi di attraversamento dello Stretto drasticamente ridotti, treni più veloci, tapis roulant e scale mobili per facilitare gli spostamenti dalle navi alla stazione ferroviaria, mantenimento dei livelli occupazionali. E’ questo il vero progetto del Governo e delle Fs per la Sicilia, per Messina, per garantire la cosiddetta continuità territoriale. A svelarlo, Vincenzo Garofalo, le cui dichiarazioni possono essere rinvenute sulla sua pagina Facebook.
Tenendo conto della mobilitazione annunciata per San Valentino, il deputato del Ncd si rifà all’incontro convocato, ieri, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per discutere dell’attraversamento dello Stretto di fronte “all’allarme lanciato di una nuova vertenza”. “In quanto presente all’incontro, oltre che averlo sollecitato – afferma il parlamentare messinese – mi sembra doveroso raccontare com’è andata e di cosa stiamo concretamente parlando, onde evitare allarmismi inutili”.
Due le strade che si prospettano: “La prima è quella di lasciare le cose come stanno. Il Governo dal canto suo ha già messo sul piatto, come sapete, in aggiunta ai fondi stanziati per la continuità territoriale che nessuno mette in discussione, i 30 milioni per il servizio di collegamento rapido che tra l’altro è stato potenziato con corse garantite anche il sabato e la domenica. La seconda ipotesi è quella di valutare un piano di modernizzazione che la Regione Sicilia e gli enti locali avevano chiesto al ministero di predisporre, vista la inadeguata qualità del servizio di trasporto ferroviario in Sicilia”.
Sulla base di questa sollecitazione il ministero ha chiesto nelle scorse settimane a Ferrovie di elaborare un progetto la cui bozza è stata presentata ieri: “La bozza del piano – prosegue l’esponente di Area popolare – prevede il trasbordo dei passeggeri dei treni giorno per attraversare lo Stretto ma nell’ottica di una una riduzione elevatissima dei tempi di attraversamento dello Stretto che attualmente è di circa un’ora e mezza, lo stesso tempo che si impiega da Catania per arrivare a Milano e che sarebbe ridotta a 20 minuti. Nel contempo mette in campo una serie di investimenti che devono essere fatti sul territorio per rendere funzionale il servizio come tapis roulant, scale mobili e opere strutturali e infrastrutturali che rendano funzionale il servizio insieme a un maggior numero di collegamenti, servizi garantiti e assistenza passeggeri”.
Il piano oggi è una bozza che ha, come condicio sine qua non posta dal ministero, il mantenimento dei livelli occupazionali e dovrà essere sviluppato nel dettaglio per essere sottoposto a tutti gli interlocutori che dovranno valutarlo: “Nulla verrà imposto dall’alto – conclude Garofalo – e se il piano non dovesse convincere, anche uno solo dei protagonisti, nulla verrà modificato rispetto allo stato attuale di cose. Anche su questo oggi Lupi è stato chiaro. Dunque niente allarmismi. Stiamo a vedere la proposta e valutiamola con scrupolo per decidere insieme quale sia la soluzione migliore. Ritengo che questo sia il metodo giusto per affrontare le cose”.