E’ ancora il direttore sportivo Danilo Pagni a presentare i due ultimi arrivi in casa giallorossa: Erminio Rullo e Marcos De Paula, rispettivamente terzino sinistro e punta centrale che andranno a rimpolpare il gruppo allenato da Grassadonia il quale, presumibilmente, potrà contare fin da subito sugli innesti di gennaio. “Sono scelte ponderate su giocatori che sono venuti qui per dimostrare che ci sono ancora, non qui per strappare contratti. E’ gente che ha fame, anche se proviene da un periodo di inattività”, commenta il ds.
Erminio Rullo, veterano nel Lecce con importanti trascorsi tra A e B, eppure in questa stagione una sola presenza in campionato, alla prima del torneo, e poi solo tanta panchina. Questo il primo stimolo a lasciare la sua seconda casa, Lecce appunto, per cercare di ritrovare minutaggio nel campo da gioco: “Quando si gioca poco è difficile per tutti. Ero titubante nel lasciare la mia famiglia che vive lì, ma voglio riscattarmi e Messina è una piazza ideale. In questa serie conta correre, la voglia di far bene e di emergere, mentre i nomi ed i trascorsi non contano nulla. Era mia intenzione cambiare aria, ma senza nessuna polemica. Del resto ho vissuto dieci anni a Lecce e ho molto rispetto per loro”. Sul suo futuro in riva allo stretto il calciatore partenopeo è molto chiaro: “Se faccio bene personalmente e ci salviamo ci sarà la possibilità di un rinnovo, se non sarà così è scontato che non rimarrò qui”. Non troppo positivo il ricordo di quel Messina-Lecce risalente agli anni della massima serie: “Fu una bella partita per noi, macchiata però dalla tragedia di Giampà che si fece male proprio con me”. Su Grassadonia e sulla sua collocazione nello schieramento in campo queste le parole di Rullo: “Il mister lavora tanto sul campo e prepara benissimo le partite. Io mi trovo bene in una difesa a quattro, quella a tre non è il massimo per me. Ma io ho giocato dappertutto, a Modena ho fatto anche la mezz’ala, per cui…”.
Per Marcos De Paula, prima alternativa a Giorgio Corona, una carriera segnata da alcuni infortuni che ne hanno pregiudicato il cammino, sempre sotto l’ala del Chievo Verona; ripartire dalla Lega Pro però non sembra essere un problema per l’attaccante brasiliano: “E’ da un anno che sono rientrato, io mi sento bene e mi sono sempre allenato, sono apposto. Purtroppo succedono delle cose nella carriera di un giocatore, ho avuto degli infortuni che mi hanno fatto perdere la categoria. Ripartire per me non significa nulla, voglio giocare ancora a lungo e restare a Messina e poi magari chissà, trovare il salto di categoria. Rimpianti non ne ho, ho girato tanto ma sono sempre stato di proprietà del Chievo e questo ha influito. Tutto comunque è servito per farmi crescere”. Non solo una punta centrale: “Io li davanti ho fatto tutti i ruoli, a Padova ho giocato anche da esterno, a decidere chiaramente sarà il mister”. Un commento poi sulla qualità del girone C in rapporto agli altri due della Lega Pro: “Tantissima differenza, questo girone secondo me è un campionato vero”.
Fase di stallo infine nella trattativa Barusso: non è certo che il mediano africano diventi un giocatore del Messina, lo staff lo ha valutato e Grassadonia lo vorrebbe in squadra, ma a quanto pare l’intesa economica, che pure era stata trovata in prima battuta, non è ancora stata ufficialmente raggiunta. Probabile un gioco al rialzo da parte del procuratore del calciatore ex Roma.