Principio di incendio in Tribunale, Dr: “Realizzare palagiustizia satellite nella Casa dello Studente”

Ieri, nei locali della Corte d’Appello di Messina, principio di incendio dovuto ad infiltrazioni di acqua, come accertato dai vigili del fuoco. A ribattere la notizia, il gruppo consiliare dei Dr che denuncia come l’impianto antincendio di palazzo Piacentini manifesti “carenze strutturali come la mancanza dei sensori rilevatori di fumo, o del semplice pulsante per l’attivazione manuale dell’allarme”, come intende dimostrare la foto in alto, prodotta sempre dai consiglieri comunali messinesi. Dinanzi al Tribunale che “brucia”, i consiglieri del Patto dei democratici per le riforme interrogano il sindaco “per sapere se sia sua intenzione avviare immediatamente la revisione totale dell’impianto antincendio del palazzo di Giustizia onde evitare che, in futuro, un altro episodio come quello avvenuto il 3 febbraio (ieri, ndr) possa causare danni non solo a cose ma anche agli avventori”. A Renato Accorinti chiedono ancora “se sia ancora sua intenzione perseguire l’idea della realizzazione del palagiustizia satellite in una delle aree militari, peraltro non ancora identificata ed assegnata da parte del ministero della Difesa, o se, viceversa, voglia sposare la concreta soluzione indicata dal Consiglio comunale e procedere alla immediata realizzazione nella struttura dell’ormai ex Casa dello Studente”.

Nino Interdonato, primo firmatario, insieme alla capogruppo, Elvira Amata, a Rita La Paglia, Carlo Abbate, Nino Carreri, Nino Interdonato e Santi Sorrenti, riprendendo una recente interrogazione di Piero Adamo, ricorda che “nel corso dell’anno 2014 si è assistito, come ormai da consuetudine da quasi vent’anni, allo sperpero di danaro dalle esangui casse del Comune, per un importo di 1.871.743,62 euro destinato alla locazione dei locali necessari a garantire le esigenze del sistema giustizia, e sopperire alla mancanza di adeguati spazi da dedicare agli uffici della Sezione Lavoro presso la Corte di Appello di Messina, Sezione Lavoro presso il Tribunale di Messina, Ufficio del Giudice di Pace di Messina, Tribunale di Sorveglianza, Tribunale per i minorenni, l’Unep, eccetera”.

Il Consiglio comunale, con un ordine del giorno approvato durante una seduta aperta sul tema, ha già impegnato l’Amministrazione ad adottare la soluzione della Casa dello Studente, che ha visto il concorso favorevole di tutte le istituzioni cittadine interessate (Università degli Studi di Messina, Ersu, Provincia Regionale di Messina ed enti istituzionali di magistrati ed avvocati): “Ad oggi, la realtà della giustizia messinese patisce gravissimi deficit strutturali, ai quali si potrebbe immediatamente porre rimedio attraverso l’utilizzo, se ancora disponibile, del finanziamento di 17 milioni di euro a suo tempo destinato alla realizzazione del nuovo palagiustizia satellite”.

 

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