“Siamo anziani di casa serena la cittadinanza deve sapere lo scombussolamento che abbiamo subito preghiamo chi di competenza metta riparo a questo caos altrimenti cominceremo lo sciopero della fame lasciandoci morire”. Il testo, riportato integralmente, senza modificare alcunché, risale a un sms inviato, o forse saprebbe più opportuno dire a un sos lanciato, ieri, da alcuni ospiti della casa di riposo. La tentazione è di intraprendere uno sciopero della fame per lasciarsi morire. Un annuncio drammatico (riportato per intero nella foto in alto e in due tranche in quelle sotto il testo), che rischia di assumere connotazioni tragiche qualora non si risolvesse una situazione di disagio e incertezza che perdura davvero da troppo tempo.
Il messaggio è la testimonianza di 43 persone – ridottesi progressivamente di numero – ormai allo stremo, che dal dicembre 2012 vivono di proroghe. Dal tenore delle loro parole, sembra abbiano perso la speranza di veder ripristinare la normalità, costretti, come sono, in un ambiente carico di tensione e degrado, con pesanti ricadute sulla loro salute e stabilità psico-fisica.
Proprio subito dopo Capodanno, un altro sms era stato inviato. A riceverlo era stata Angela Rizzo, ex esperta del Comune di Messina, dimessasi perché in disaccordo con le politiche sociali condotte dal Comune, in particolare dall’assessore Nino Mantineo. Nell’occasione, un’anziana denunciò il gelo non solo morale ma anche fisico alla quale Casa Serena condanna lei e i suoi compagni di sventura.
A gettare nello sconforto pare essere anche il documento propedeutico agli stati generali dei prossimi 10 e 11 aprile, stilato dallo stesso Mantineo. Casa Serena non sarebbe nemmeno menzionata.