Nessuna perentorietà del termine, nessuna urgenza. E’ l’equazione formulata dal braccio destro e da quello sinistro di Emilia Barrile, in Consiglio comunale. In una nota, rivolta alla presidente, questa mattina, Nino Interdonato, il suo vice vicario dei Dr, e Nicola Crisafi, il vice facente capo al Ncd, la esortano a ignorare la richiesta, inoltrata ieri dal sindaco, di “convocare un Consiglio comunale con carattere di urgenza al fine della trattazione della delibera rimodulazione del piano di riequilibrio pluriennale”.
I due invitano Barrile “a non dare seguito alla nota considerato che il termine di risposta dettato dal ministero dell’Interno (28 gennaio 2015) è ormai decorso, e che come ribadito dal segretario generale, sia in commissione Bilancio, sia in conferenza dei capigruppo, non è imperativo, facendo dunque venire meno i requisiti per un Consiglio comunale con carattere di urgenza”.
Interdonato (nella foto) e Crisafi, stando così le cose, chiedono una conferenza dei capigruppo per “convocare in seduta ordinaria il Consiglio comunale, programmare i prossimi lavori d’aula, unitamente ad un nuovo ordine del giorno”.