Nell’antivigilia del match casalingo valevole per la 17esima giornata della Serie A Beko si sente già al PalaFantozzi l’odore della storia e della tradizione della pallacanestro italiana.
Domenica alle 18.15 l’Orlandina ospiterà la Virtus Bologna al PalaFantozzi e coach Griccioli nella conferenza pre gara nella stampa “Di Noto” riconosce quanto sia prestigiosa la sfida. «La Virtus è uno dei club storici del nostro campionato – dichiara il coach – questa sfida è grande motivo d’orgoglio per noi, è un club che rappresenta la storia. Gioca inoltre molto bene, senza penalizzazione si sarebbe qualificata per la coppa italia, ha messo insieme prestazioni convincenti dimostrando di avere un’identità ben precisa. A mio avviso è una delle squadre che può far meglio in questo girone ritorno, è organizzata, ha americani di talento che sanno stare bene nel sistema. Dovremmo affrontarli nel modo giusto, confermando il fatto che in casa vogliamo costruire la nostra salvezza».
Nella gara d’andata all’Orlandina non riuscì la grande rimonta nel finale con un ultimo quarto super di Austin Freeman che chiuse con 28 punti quel match. «Penso che questa sia una gara va a sé rispetto all’andata – commenta Griccioli – quando giochiamo in casa dobbiamo sempre dare di più anche perché il nostro pubblico ci da quella spinta in più per giocare meglio. Dobbiamo sempre far si che la nostra gente diventi la nostra forza, ma ovviamente non possiamo cullarci su questo. Affrontiamo una squadra in salute, il risultato dipenderà dalla capacità d’affrontare le gare nella maniera corretta». L’allenatore senese in seguito alle domande dei giornalista in sala fa determinate precisazioni: «Qui a Capo sto bene, devo ancora raggiungere l’obiettivo stagionale perché rispetto a quello che è stato detto e scritto dobbiamo essere coscienti del fatto che dobbiamo ancora salvarci. Adesso però pensiamo solo a Bologna e cerchiamo di fare un canestro in più di loro. Sarà fondamentale che venga tanta gente, i tifosi sono il nostro 6º uomo, sono importantissimi per noi».