Nell’ambito del piano di riequilibrio, avvalendosi delle nuove opportunità di legge e della quantificazione delle risorse potenziali concordata con il ministero dell’Interno, l’Amministrazione comunale avvia le proposte di transazione con i creditori del Comune. “Oltre al pagamento delle spettanze dovute fino a 50.000 euro per tutti gli oltre 13.500 creditori, entro 120 giorni dall’approvazione del piano di riequilibrio da parte della Corte dei conti – affermano Renato Accorinti e Antonio Le Donne per conto del Comune di Messina – viene proposto ai circa 80 soggetti con credito maggiore di saldare la rimanente parte entro il 2016 nel caso di adesione alla transazione con abbattimento di una percentuale del debito, o, in alternativa, dilazionando l’intero importo dovuto in sorte capitale per la durata del piano di riequilibrio in otto rate annuali, fino al 2023″. Questo, in sintesi, è il contenuto uniforme delle lettere a firma del sindaco e del segretario generale che, nella giornata di ieri, sono state inoltrate ai creditori dell’ente.
L’adesione degli stessi alle proposte transattive permetterà di disporre di quella liquidità, consentita dall’accesso al fondo di rotazione, indispensabile all’ente per onorare i propri debiti. “Consapevole che una rilevante parte del debito cumulatosi in questi decenni e che mette a rischio la solidità del Comune – fanno sapere da palazzo Zanca – deriva anche da transazioni sottoscritte dall’ente ma non onorate per mancata materializzazione delle risorse di finanziamento, l’Amministrazione ha costruito un percorso che desse certezza delle risorse propugnando anche, col supporto convinto di tutta la rappresentanza parlamentare messinese e la collaborazione del Governo, le importanti innovazioni normative che in questi mesi hanno riguardato la gestione dei piani di riequilibrio. A seguito di ciò e della valutazione concordata con il ministero in ordine alla stima delle risorse disponibili il Comune può offrire ai creditori proposte transattive solide, credibili e sostenute da una disponibilità finanziaria e monetaria garantita. In tal modo il piano di riequilibrio diventa un importante strumento di risanamento finanziario, ma anche di equa soddisfazione dei creditori e di rilancio per la stessa economia locale”.