Lo hanno colto sul fatto mentre “prelevava” carburante dal serbatoio dei generatori di corrente, all’interno di una cabina elettrica, all’uscita della galleria Tindari, lungo l’autostrada A20 Palermo-Messina. Per questa ragione, Giuseppe Mirabile, 56enne di Calatabiano, in provincia di Catania, residente a Moio Alcantara, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e sottoposto all’obbligo di dimora nel comune del Messinese in cui risiede.
I fatti risalgono a ieri, alle 19, quando al 112 è giunta una telefonata da parte di personale della Polizia provinciale, dipartimento Ambiente di Messina, che segnalava la presenza sospetta di un uomo e della propria autovettura all’interno dell’area protetta dei Laghetti di Marinello. A intervenire, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Patti, giunti immediatamente sul posto. Qui, l’uomo era stato già bloccato dal personale della Polizia provinciale. Per lui è scattato l’arresto in flagranza di reato.
Infatti, con sé aveva arnesi atti allo scasso, otto contenitori di plastica da 30 litri, un tubo di gomma di circa 50 metri ed una pompa di aspirazione di liquidi elettrica. Dopo aver reciso il tubo di alimentazione di gasolio del gruppo elettrogeno dell’illuminazione e ventilazione delle due gallerie autostradali Tindari, si accingeva ad asportare e rubare del carburante dal serbatoio di generatori di corrente, posti all’interno di una cabina elettrica – di proprietà del Cas – la cui porta presentava evidenti segni di scasso.
Dopo la detenzione in camera di sicurezza, nella caserma della Compagnia di Patti, su disposizione del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Patti, Rosanna Casabona, Mirabile è stato processato con rito direttissimo. Per lui, dopo la convalida dell’arresto, l’obbligo di dimora.