E’ l’unico impianto sportivo pubblico del centro città e per entrarvi si paga. Nell’Ex Gil di Messina Renato Accorinti ha trascorso gran parte delle giornate degli ultimi venti anni: al mattino da insegnante della Scuola Media “Drago”; al pomeriggio e alla sera allenando alcuni giovani della sua società sportiva.
Il campo intitolato a Salvo Santamaria è stato anche la palestra politica di Accorinti. Il primo dicembre del 2010 si mise a capo di una clamorosa sommossa. L’allora amministrazione guidata da Giuseppe Buzzanca, che si tenne anche la delega allo Sport e aveva come dirigente al ramo Salvatore De Francesco, decise di far pagare per entrare. “E’ una vergogna, non c’è un minimo di igiene e vogliono che si paghi. Entriamo tutti, devono andare in galera”, protestò il docente di educazione fisica. Intervennero i carabinieri.
Quattro anni dopo si continua a pagare e le condizioni igieniche sono, se possibile, peggiorate, come mostrano le immagini e raccontano i testimoni. Nel frattempo, il 24 giugno del 2014, Accorinti è diventato sindaco della città e tenendosi la delega all Sport e ha come dirigente al ramo De Francesco, esattamente come Buzzanca. Ed esattamente come Buzzanza rimane sordo alle proteste di tutti gli sportivi che nella sua elezione avevano visto l’occasione per migliorare gli impianti cittadini e renderli fruibili a tutti.
Tra questi Santino Giacobbe, presidente della società sportiva “Podistica”, che nonostante l’amarezza e la delusione ha un moto di pudore quando deve puntare l’indice contro Accorinti, con cui ha condiviso la stessa passione per una vita.
Nel servizio video il fallimento di Accorinti nel campo di atletica che prima dell’insediamento a Palazzo Zanca era la sua seconda casa. La replica del sindaco sarebbe stata di prammatica giornalistica, ma le varie sollecitazioni alla sua segretaria non hanno sortito alcun effetto.
(fonte: www.micheleschinella.it)