Treni a lunga percorrenza, al via assemblea pubblica. Presente anche Cambiamo Messina dal Basso

Il salone dei Mosaici della stazione marittima di Messina si sta già riempiendo in vista dell’assemblea pubblica di lavoratori e cittadini convocata per le 10 di oggi dall’Or.Sa per dire “no” alla paventata soppressione dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia. All’iniziativa dichiara di aderire “convintamente” anche il movimento del sindaco, Cambiamo Messina dal Basso, che denuncia “la messa in discussione della continuità territoriale e l’attraversamento dello Stretto, attraverso la soppressione dei treni a lunga percorrenza e delle navi ferroviarie, come l’ennesimo diritto scippato alle siciliane e ai siciliani”.

“Il Governo Renzi – proseguono gli esponenti del movimento – continua ad investire nell’alta velocità al nord ma cerca di risparmiare le sovvenzioni statali per il traghettamento dei treni da e per la Sicilia. Dal prossimo giugno si costringeranno le cittadine e i cittadini a recarsi a Messina o con mezzi propri o con treni regionali per poi traghettare da semplici pedoni per Villa San Giovanni o viceversa. Per la Sicilia si tratta di un ulteriore colpo ai collegamenti infrastrutturali e all’occupazione che coinvolgono non solo tutte le lavoratrici e i lavoratori, a rischio centinaia di posti di lavoro, ma tutte e tutti i cittadini evidenziando nei fatti la rottura della continuità territoriale dalla prossima estate la Sicilia rischia di ritrovarsi ancora più isolata dal resto del Paese”.

In realtà, vanno ricordate le rassicurazioni del deputato nazionale del Ncd, Vincenzo Garofalo, intervenuto al tavolo del ministero, circa il mantenimento dei livelli occupazionali e il miglioramento dei servizi. Il capogruppo del Pdr all’Ars, Beppe Picciolo, ha invece puntato l’indice contro la “debolezza” di Renato Accorinti.

 

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