Sono stati oltre 300, secondo le stime dell’Or.Sa, i lavoratori accorsi all’assemblea unitaria dei sindacati contro il taglio dei treni e delle navi in Sicilia, questa mattina nella sede del sindacato. Presenti, tra gli altri, i consiglieri comunali Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo , Ivana Risitano e il movimento Cambiamo Messina dal Basso – che aveva preannunciato la propria partecipazione – Pdci, Rifondazione comunista. Oltre al promotore dell’iniziativa, il segretario dell’Or.Sa, Mariano Massaro, a Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sasmant, Fast e Uslac.
“La Sicilia c’è”, commenta il segretario provinciale Trasporti dell’organizzazione, Michele Barresi. “La vertenza Stretto riparte – prosegue – vogliamo un sistema di attraversamento moderno ed efficace ma nessun taglio occupazionale . Bisogna investire nel traghettamento dei treni merci e migliorare il trasporto letti e cuccette. Serve un contratto di servizio regionale . I processi vanno governati e partecipati… noi siamo qui e ci sentiranno forte”.
Un “sì” all’ottimizzazione, quindi, da parte dei rappresentanti dei lavoratori, purché non si vada “al ribasso: “In ballo – conclude Barresi – ci sono mille posti di lavoro e 5 milioni di utenti. Per cui non accetteremo la riduzione dei treni o delle navi”. Quello che chiedono i sindacati è un rilancio e l’apertura di un tavolo di confronto. L’occasione buona sarà già il prossimo 2 febbraio. Per allora, sono stati convocati a Roma dalle Ferrovie dello Stato per la comunicazione di un’informativa dei processi che si intendono attivare.