Il futuro di Casa Serena rimane in bilico. Lo conferma Nino Mantineo, nel corso della conferenza stampa di presentazione degli stati generali dei servizi sociali. A oggi, l’assessore al ramo non esclude la chiusura: “Ci sono problemi strutturali – dice – e abbiamo dovuto dare i conti anche con il personale sovradimensionato. Come per tutti gli altri servizi erogati dal Comune di Messina, dovremo capire se Casa Serena risponde ancora ai reali bisogni espressi in questo caso dagli anziani. Non possiamo fare forzature”.
Nessuna garanzia, quindi, nemmeno per i lavoratori. Concetto, anche questo, emerso nel corso dell’incontro con i giornalisti, questa mattina, a palazzo Zanca: “Il loro destino non si lega a quello della struttura. Non c’è niente di deciso, la valutazione sul mantenimento di Casa Serena dipenderà dalle condizioni della struttura”.
Mentre si tenta di sbloccare i 4,9 milioni di fondi Pac, per ottenere i quali l’Amministrazione deve anticipare delle somme che evidentemente non si trovano, l’assessore si sofferma anche sul piano di zona: “Non è stato respinto, la Regione ci chiede solo chiarimenti o integrazioni. Abbiamo ricevuto due comunicazioni, in proposito”. Non convince, in particolare, la misura sull’indagine valutativa dei bisogni: “La Regione chiede azioni più immediate, cosa che non ci trova comunque d’accordo”. Perplessità pure sugli “Anni d’argento, mirata alla socializzazione degli anziani”.
Come specifica l’esperto Rosario Ceraolo, nel caso dei progetti cofinanziati, quelli che riguardano la Fondazione di Comunità di Gaetano Giunta – dal titolo Sviluppo umano è coesione e libertà – “bisogna chiarire quali azioni sono a carico del Comune e quali a carico della fondazione”. “Non sono state prescritte tempistiche precise per procedere – conclude – adesso dovremo riavviare l’iter, riconvocando tutte le parti. Dovremmo terminare entro la fine di febbraio”. (@FabioBonasera)