“Sicuramente apprezzabile è lo sforzo di questi giorni per ricomporre una querelle tutta interna alle sigle che rappresentano le forze produttive del nostro territorio”. Interviene, così, Beppe Picciolo, capogruppo del Pdr all’Ars, al termine dell’incontro tecnico di questa mattina, a palazzo Zanca, sulla Camera di commercio di Messina.
“Dall’incontro di stamane – ricorda Picciolo – dobbiamo comunque trarre un importante insegnamento: le parole e le buon intenzioni non bastano quando fuori le mura della casa bruciano. Personalmente, auspico da sempre una Camera di commercio di Messina in grado di continuare in autonomia la propria luminosa storia, arrivando a mettere insieme il numero d’imprese previste dalla legge per non subire tagli o accorpamenti, ma al momento questo aspetto appare secondario se è vero che si vuole fare lo sforzo di contrattare unitariamente la propria libertà”.
Per fa questo, ritiene il deputato regionale, “è necessario mettere da parte le sterili divisioni e pensare a di procedere immediatamente a libere elezioni, come peraltro già evidenziato dal commissario Franco De Francesco (nella foto); solo così – ha concluso il capogruppo – Messina, terza città metropolita dell’Isola, potrà difendere la propria storia facendo saltare , ove ve ne fossero, i progetti annessionistici, nazionali e regionali, di altre realtà territorialmente a noi vicine, come Catania, che invece hanno sempre fatto della comunione d’intenti l’arma invincibile per portare alla propria comunità grandi benefici economici. Il rischio concreto è che si continui a litigare tra le varie categorie camerali per poi fare la fine dei polli di Renzo di manzoniana memoria”.