Calcio Lega Pro, Acr Messina. Le dichiarazioni di Iuliano e Corona, fra emozione e voglia di vincere

Meno due al derby dello Stretto. Nella sala stampa del Celeste, la storica stanza “Ciccio Curro”, numerosi giornalisti, giunti anche dalla sponda reggina, ma la tensione è palpabile anche fra i calciatori, anche fra chi come Iuliano e Corona alle spalle hanno ormai una vita di sfide sul terreno di gioco. Ma questa è l’ennesima testimonianza che Messina-Reggina non è mai una partita come le altre: “Giocare questo derby, che è la partita dell’anno, anche se per noi deve essere una partita come le altre, è una soddisfazione importante -esordisce Corona-.Dobbiamo vincere, per il morale ma soprattutto per la classifica. In campo dobbiamo mettere quello che abbiamo messo domenica con la Lupa Roma”. Al sempreverde bomber manca ancora il gol nel derby in maglia giallorossa: “E’ vero ma sapete come la penso, non serve segnare alla Reggina senza vincere la partita, l’obiettivo primario resta quello, poi è chiaro che un attaccante ci prova sempre”. Della partita di domenica e dell’avversario Re Giorgio ha già un’idea, questa la sua ricetta per fare bene: “Non dobbiamo commettere l’errore di partire a tre mila perchè secondo me sarà una partita simile a quella con il Barletta, nella quale dobbiamo giocare molto sulle fasce. Credo che loro si chiuderanno, spero di no. Determinante sarà la compattezza, non i singoli. Noi ci siamo parlati e ci siamo detti che ognuno di noi deve dare il massimo per raggiungere l’obiettivo,anche perchè adesso non basta più neanche dare il cento per cento. I due nuovi acquisti sono di qualità e Ciciretti lo sta dimostrando”. Un derby, si sa, in quanto tale è sempre imprevedibile. Se esiste un favorito, ecco la risposta dell’attaccante: “I tifosi, loro possono fare la differenza e aiutarci tanto”. Qualche parola infine su Orlando, in astinenza di marcature e reduce da una partita, quella con la Lupa Roma, in cui ha sbagliato l’impossibile e Bucolo, pilastro dello spogliatoio e artefice di molte delle fortune del Messina, da qualche giorno non più un calciatore giallorosso: “Luca deve stare tranquillo, ci sono dei momenti in cui un attaccante non riesce a metterla dentro neanche ad un metro della porta. Noi compagni faremo di tutto per aiutarlo. Con Rosario ci siamo sentiamo ogni giorno, la sua è una scelta che va rispettata, magari arrivata in un momento particolare. Va solo ringraziato per quello che ha dato in tre anni e se domenica giochiamo contro la Reggina è anche grazie a lui”.

Iuliano, Messina-CatanzaroSereno e irriverente, specie nei confronti dei giornalisti della controparte, Rino Iuliano, al suo debutto in una partita così sentita per la città:”Si avverte che non è una partita come le altre. Basta camminare per le strade per vedere gli striscioni o anche la gente che ti ferma per raccontarti cosa significhi questo derby. E’ una bella sensazione giocarselo dopo averlo visto in tv. Ci teniamo a fare bene e vincere. Per la classifica vale sempre tre punti è chiaro, ma sul piano emozionale e motivazionale è una partita unica, un’occasione unica per riavvicinare la gente allo stadio e rilanciare il campionato in caso di vittoria. La classifica, i nuovi giocatori, in campo non conta più nulla in partite come queste “. Un’analisi quasi letteraria per il portierone giallorosso quando spiega chi teme di più in questa sfida, citando addirittura William Ernest Henley: “Temo il Messina, perchè siamo i capitani del nostro destino, se siamo concentrati non c’è niente per nessuno, ma a volte pecchiamo di ingenuità, quindi temo il nostro modo di scendere in campo. Non puoi prepararla come se fosse una partita normale, neanche se volessi. Sai che stai affrontando una gara che vale tanto”. A chi gli chiede se abbia mai affrontato nella sua carriera match come questi, sincera la risposta del giaguaro: “Una partita come questa nella mia carriera? No, solo un Salernitana-Napoli, ma era Coppa Italia, non campionato. Sinceramente ho fatto partite importanti, ma nessuna è come questa. Per me è la primissima volta, ora che ci penso”. Una battuta infine sulle voci di mercato relative al suo futuro, specie dopo l’arrivo di Berardi e le sue dichiarazioni: “Che Ale dica che voglia giocare mi sembra giusto e normale, del resto mica è venuto qui per mangiarsi il cannolo con la ricotta. Il mercato? Non mi sento sul mercato, e se fosse arrivata una chiamata ne avrei parlato con la società, perchè la rispetto troppo. Sono contento di stare qui”.

@RobertoFazio

 

 

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it