Se per Vincenzo Garofalo, la paventata soppressione dei treni siciliani a lunga percorrenza è una questione “un po’ gonfiata” per il capogruppo all’Ars del Pdr, Giuseppe Picciolo, occorre guardare le cose da un’altra prospettiva. Anzi, da due. La prima attiene al sistema delle infrastrutture regionali; la seconda alla totale mancanza di peso politico da parte di Renato Accorinti. Che finisce nel mirino anche per la sabbia di Tremestieri.
“L’Assemblea regionale – premette – può fare ben poco, in proposito, sotto il profilo della potestà legislativa. Da tempo, le Ferrovie dello Stato hanno abbandonato il sistema Sicilia e quello Messina. Intanto, a causa dell’inadeguatezza delle infrastrutture e, in questo senso, giudico positivo l’accordo sul raddoppio ferroviario portato a casa dal nostro assessore al ramo”.
Il secondo aspetto attiene alla “debolezza di Messina nei tavoli regionali e nazionali”. “Debolezza – denuncia Picciolo – dovuta alla figura ascetica del sindaco. Alta sotto il profilo spirituale, molto fallace sul piano amministrativo. Una debolezza che ingrassa Leoluca Orlando ed Enzo Bianco (sindaci rispettivamente di Palermo e Catania, ndr) che quando serve battono i pugni”.
“Ormai il sindaco è un suo potestà – prosegue il deputato – e non deve essere la politica a coprirne le mancanze. Accorinti ha dato segno di debolezza mentre servono scelte coraggiose, a partire dalla dichiarazione del dissesto del Comune”.
L’ultima critica al primo cittadino, il parlamentare regionale la muove da Twitter, a proposito del dragaggio del porto di Tremestieri e del trasferimento della sabbia a Galati: “Il Comune non mantiene impegni presi per trasferimento a Galati surplus #dragaggiosabbia. Authority rimedi!”. (FabioBonasera)