Un anno dopo, l’Ordine degli ingegneri di Messina attende ancora di sapere a che punto sono le procedure per la concessione dei contributi di prevenzione sismica e annuncia di rivolgersi all’autorità giudiziaria. Per ottenere risposte, il presidente, Santi Trovato, e il consigliere delegato, Francesco Triolo, scrivono un “ulteriore sollecito” alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al presidente della Regione Siciliana, al dipartimento di Protezione civile regionale e comunale, al presidente dell’Ars e al sindaco di Messina.
“Facendo seguito – si legge nel documento – alla nostra nota 1106 del 22 settembre 2014 con la quale questo Ordine degli ingegneri chiedeva di essere notiziato sulle procedure attuative e soprattutto sui tempi di definizione e di completamento della fase propedeutica alla presentazione dei progetti per accedere ai contributi di prevenzione sismica di cui all’ordinanza del capo del dipartimento Protezione Civile numero 52 del 20 febbraio 2013, inoltriamo ulteriore sollecito al dipartimento regionale Protezione Civile- Servizio Sismico perché possa ‘celermente’ concludere l’iter attuativo di cui alla citata Ordinanza”.
Gli ingegneri ricordano che di dipartimento regionale di Protezione civile, il 17 ottobre scorso, ha comunicato che delle 2.720 richieste di contributo concernenti il territorio siciliano, solo 164 sono state accolte in virtù delle poche somme a disposizione: 58 rispettivamente a Messina e Catania; 42 a Siracusa, 5 a Ragusa, una a Enna. “Nella nota – proseguono – si informava che l’assessore con delega alla materia di Protezione Civile, Giuseppe Bruno, avrebbe dovuto esprimere parere favorevole sul Piano Programma di realizzazione degli interventi di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b) e c) della citata Ordinanza e doveva autorizzare la pubblicazione della graduatoria nella Gazzetta Ufficiale Regionale. Sono passati tre mesi dalla citata lettera e a tutt’oggi non si ha avuto alcun riscontro di quanto comunicato”.
Trovato e Triolo ricordano pure che ai sensi dell’articolo 14 dell’ordinanza 52 del 20 febbraio 2013, “la Regione formula e rende pubblica la graduatoria delle richieste entro 240 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del decreto di ripartizione delle risorse: i soggetti collocati utilmente nella predetta graduatoria devono presentare un progetto d’intervento sottoscritto da professionista abilitato e iscritto all’albo coerente con la richiesta presentata, entro il termine di novanta giorni per gli interventi di rafforzamento locale e di centottanta giorni per gli interventi di miglioramento sismico o demolizione e ricostruzione”.
Il 10 luglio 2013 – fanno presente – è stato pubblicato sulla Guri 160 il decreto del capo della Protezione Civile, che ripartisce tra le Regioni i finanziamenti per gli interventi di prevenzione del rischio sismico. “Pertanto la Regione già da febbraio 2014 doveva rendere pubbliche le graduatorie”. L’Ordine degli ingegneri, pertanto, chiede “con immediatezza a chi di competenza, di rendere noti i motivi dell’ingiustificato ritardo per l’attuazione dei contenuti dell’ordinanza, facendosi carico di notiziare nel contempo la competente autorità giudiziaria per valutare e individuare responsabilità di natura penale per coloro che stanno determinando il ritardo nell’erogazione dei contributi necessari alla prevenzione del rischio sismico del nostro territorio”.