“Finanche a Baucina, un piccolo comune in provincia di Palermo sono stati avviati i cantieri di servizio. Ma a Messina no”. A chiedere lumi al sindaco di Messina, in un’interrogazione a risposta scritta urgente, è Nicola Cucinotta, presidente della commissione Bilancio di palazzo Zanca, facendo seguito alle rimostranze dei giorni scorsi da parte di un comitato spontaneo costituitosi nella terza Circoscrizione. Si tratta, in ogni caso, delle ultime proteste in ordine di tempo.
“Tutto tace, nessun passo avanti, nessuna notizia”, afferma il consigliere comunale del Pd, sottolineando che “a Messina dei cantieri non si vede nemmeno l’ombra, nonostante già da tempo esista un fondo di 2.371.375,19 euro e sia stata già pubblicata la graduatoria definitiva degli aventi diritto. Negli ultimi due mesi – fa notare – i cantieri di servizio sono stati avviati anche nei piccoli comuni di Castellamare del Golfo, Agira, Reitano, Aliminusa e Contessa Entellina: “Salgono così a 131 i comuni primi beneficiari in Sicilia. Non si comprende quali siano le motivazioni per le quali Messina non riesce a riceve il via libera dalla Regione per l’avvio di parte dei 26 progetti proposti al Servizio I Dipartimento lavoro”.
L’iniziativa, nata come misura con carattere d’urgenza, riservata a soggetti fruitori del reddito minimo di inserimento, ricorda il Democratico, fa capo a un provvedimento varato dalla Regione il 4 luglio 2013, su proposta dell’allora assessore al Lavoro, Ester Bonafede, per contrastare gli effetti della crisi economica, con uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro.
Un anno e mezzo senza che niente sia accaduto, fa rilevare Cucinotta: “Mentre l’Amministrazione Accorinti rimane a guardare, impantanata nelle sabbie mobili dell’inadeguatezza, 131 comuni, grazie ai cantieri di servizio, eseguono piccole opere di manutenzione sia sul verde che su alcuni edifici. Così come gli interventi sulle strade e sui marciapiede, e nel contempo danno la possibilità di un’occupazione, seppure per soli tre mesi, a tantissimi giovani e meno giovani disoccupati e con bassissimo reddito. Significativo il caso dei dieci disoccupati che sono stati coinvolti a Baucina – paese a me fino ad oggi sconosciuto – nella sistemazione dell’arredo urbano”.
Il presidente della commissione Bilancio rammenta che “lo scorso 12 gennaio, il dirigente generale della Regione, Anna Corsello, con nota diramata a tutti i comuni destinatari del reddito minimo di inserimento per la realizzazione di cantieri servizio, Messina compresa, ha avvertito che l’Assemblea Regionale, nella seduta dell’8 gennaio, ha approvato il disegno di legge di autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione, relativo all’esercizio finanziario 2015 fino al 30 aprile prossimo. Che, ancora, nel progetto di legge contenete il bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2015 e il bilancio pluriennale 2015-2017, nel capitolo destinato al finanziamento dei programmi di lavoro e dei cantieri di servizio, è stata allocata la somma di 6,400 milioni di euro e, nelle more che la legge di autorizzazione all’esercizio provvisorio venga pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, i comuni, Messina compresa, devono porre in essere le attività propedeutiche per l’avvio dei programmi di lavoro per l’annualità 2015″.
“La Regione – afferma Cucinotta – prevede che i Comuni, come per le passate annualità, dovranno trasmettere al Servizio I del Dipartimento Lavoro, entro il 31 gennaio, l’istanza di finanziamento per l’annualità in corso corredata dai programmi di lavoro, da redigere sulla scheda già in uso per gli anni precedenti e con l’elenco dei soggetti da impiegare. Altresì, questi dopo aver espletato le procedure di propria competenza, e non è dato sapere se Messina le abbia espletate, dovranno valutare l’opportunità, sotto la propria responsabilità, di dare avvio alle attività dei cantieri di servizi per scongiurare eventuali tensioni sociali a seguito della sospensione, avvio nel caso di Messina, dei programmi di lavoro. Pura utopia”.