“Quanto affermato dall’Amministrazione comunale di Messina sulla perdita del finanziamento per l’edilizia sociale nel Tirone è una bufala”. L’accusa, per nulla velata, proviene dal vicepresidente della Stu Il Tirone, Giuseppe Fotia, il quale riesce a ricostruire i fatti, quanto meno la propria versione, a distanza di sei mesi, grazie ai verbali del comitato paritetico Stato – Regione riunitosi lo scorso 30 luglio.
Proprio in quel periodo, stando a quanto riportato da alcuni organi di informazione cittadini, i vertici di palazzo Zanca avrebbero affermato che la perdita dei finanziamenti risalirebbe niente meno che al 2008. Il Comitato paritetico ministero delle Infrastrutture – Regione Sicilia, riunitosi alla fine di luglio 2014, tuttavia afferma l’esistenza di 4.483.767,33 euro da assegnare. Al punto 5.2 del verbale, si legge anche che “con riferimento all’ipotesi prospettata dal responsabile regionale di soddisfare la richiesta informale del Comune di Messina di riammettere al finanziamento il programma del Comune già revocato dal Comitato paritetico e le cui risorse sono state già state riprogrammate il ministero ritiene che allo stato attuale non sussistano le condizioni per ritenere ammissibili le richieste del Comune di Messina”.
“Forti con i deboli e deboli con i forti – commenta Fotia – così sembra procedere l’amministrazione dal basso che ha recentemente emanato due ordinanze di sgombero nell’area del Tirone senza avere prima definito dove e come verranno alloggiati gli occupanti degli immobili, con l’ansia di colpevolizzare i proprietari che in questi anni non li hanno restaurati e perché tale comportamento potrebbe denotare l’appartenenza alla tifoseria dell’odiata Stu Il Tirone. Ma scavando negli atti amministrativi si scopre che il finanziamento originario di 8,5 milioni di euro era stato prima ridotto a 6,3 milioni e nel luglio del 2008 era stata fatta la proposta di revocarlo e usarlo per i comuni di Giarre e Milo. Solo che a seguito dell’intervento deciso dell’amministrazione comunale dell’epoca presso il ministero fu inviata una nota nel 2010 che bloccò l’operazione delle Regione”.
“E poi – prosegue il vicepresidente – si scopre soprattutto che quanto affermato dall’amministrazione ai primi di luglio 2014, sulla perdita del finanziamento per fare l’edilizia sociale nel Tirone, era una bufala. Ora è possibile affermare che non è vero che la perdita del finanziamento risale al 2008, perché nel verbale del Comitato paritetico del 30 luglio è riportato che erano disponibili ancora 4,483 milioni, che del finanziamento originario è quanto serviva per la realizzazione degli alloggi di edilizia sociale per i cittadini che vivono nelle baracche o negli immobili oggetto delle richiamate ordinanze. Le cose sarebbero andate diversamente se invece che ‘correre’ solo per emettere ordinanze di sgombero, avessero usato con la Regione i toni forti. Certo il funzionario non avrebbe potuto affermare che c’era una solo richiesta ‘informale’ del Comune di Messina di riammissione al finanziamento”.