Sorelle di 91 e 97 anni malmenate e segretate in appartamento lager, indagato un loro parente

Due sorelle di ben 91 e 97 anni costrette a vivere in un appartamento lager. Questa la sconcertante scoperta dei carabinieri che ha condotto al divieto di avvicinamento rivolto al loro “sorvegliante”, ritenuto responsabile di violenze, minacce e sequestro di persona nei loro confronti.

I militari del nucleo operativo di Milazzo, agli ordini del tenente Cristian Letizia, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della Procura, hanno sottoposto un 68enne di Milazzo alla misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle due anziane. Da diversi mesi i carabinieri stavano monitorando un appartamento, nel pieno centro di Milazzo, dove gli inquirenti sospettavano che si consumassero delle violenze ai danni delle donne. Le indagini, condotte con l’ausilio delle più moderne attività tecniche, hanno fatto emergere una raggelante verità. In quell’appartamento, una sorta di piccolo lager, vivevano segregate in condizioni disumane due sorelle non autosufficienti e gravemente malate, di 91 e 97 anni. Il loro custode, o forse “carceriere”, il 68enne di cui sopra, incensurato, (di cui non vengono fornite le generalità per tutelare le anziane vittime), legato a loro da un vincolo di parentela.

L’indagato, che viveva in un’altra casa, sempre a Milazzo, ogni giorno si recava in quell’appartamento alle 8, alle 11 e alle 18 e ogni volta, quando andava via, segregava le due donne chiudendole a chiave dentro, impedendo che chiunque potesse far loro visita. Di fatto perfezionando, secondo la Procura della Repubblica di Barcellona, un vero e proprio sequestro di persona.

Un quadro di rara malvagità e violenza, stando alla percezione dei militari dell’Arma. L’indagato, soprattutto quando provvedeva all’igiene e all’alimentazione delle due donne non autosufficienti, si accaniva su di loro con inspiegabile violenza urlando ad alta voce, minacciandole più volte di morte, percuotendole con schiaffi e umiliandole ripetutamente. Davvero strazianti, sempre nei racconti dei militari, le richieste di aiuto e le urla di dolore delle due vittime che, nonostante la chiara inabilità, piangevano e imploravano affinché quelle violenze finissero.

Le indagini, su una vicenda così delicata, sono state complesse e accurate. Nella serata di ieri, i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento lager, mentre l’indagato si trovava all’interno, e su disposizione dell’autorità giudiziaria lo hanno sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. Assieme ai carabinieri sono intervenuti anche i medici del 118 che hanno soccorso le due anziane, accertando che, nonostante il pessimo stato di salute, non sono in pericolo di vita.

Continuano, in ogni caso, gli accertamenti dei militari per ricostruire in modo ancora più accurato le dinamiche di questa segregazione. Pare ci sia il fondato sospetto che l’indagato, nei mesi scorsi, a seguito della propria condotta violenta, possa aver cagionato la frattura di un braccio a una delle due vittime. Le due sorelle sono state affidate, oltre che alle cure dei medici, ai servizi sociali per l’assistenza di competenza. Il 68enne dovrà rispondere dei reati continuati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persone.

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