Governo regionale immobile circa la vertenza Edipower. L’accusa proviene dalle segreterie provinciali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil e dalla Rsu aziendale, attraverso una nota nella quale si riferisce che l’occupazione della stanza del sindaco di San Filippo del Mela ha quanto meno prodotto un’audizione in terza commissione all’Ars. Proprio in vista dell’incontro, indetto per il prossimo 21 gennaio, i dipendenti, oggi in sciopero, hanno deciso di sospendere l’occupazione, precisando che, nel rispetto delle indicazioni emerse nell’assemblea dei lavoratori, in assenza di risposte concrete, intraprenderemo nuove e più incisive forme di protesta.
“In questi giorni – scrivono i sindacati – abbiamo occupato la stanza del primo cittadino del Comune di San Filippo del Mela, per accendere i fari sulla vertenza riguardante la centrale termoelettrica Edipower e per sollecitare un confronto che definisca in modo chiaro ed inequivocabile il futuro produttivo e occupazionale del sito. A seguito dell’occupazione dell’ufficio del sindaco, non si è ottenuta alcuna risposta dalla Presidenza della Regione Siciliana la quale ha così dimostrato disinteresse alla problematica, mentre la terza commissione dell’Ars, accogliendo la richiesta del sindaco e delle scriventi, ha convocato un incontro per le 11 di mercoledì 21 gennaio prossimo, invitando anche gli assessori all’Energia, alle Attività Produttive e all’Ambiente e Territorio”.
I sindacati consideriamo la convocazione un segnale importante “che dovrà contribuire ad allargare il consenso alla vertenza e ad aumentare le pressioni nei riguardi dell’azienda, per salvaguardare il sito produttivo e l’occupazione”.
“Edipower – proseguono – continua da mesi a sbandierare un progetto che, però, è ancora fermo ad una fase sperimentale, impedendo così di fatto di verificarne la consistenza, la fattibilità e, soprattutto, le ricadute. Lavoratori e sindacato continuano ad essere lasciati soli da chi ha invece il preciso compito di pretendere, da un grande gruppo industriale del Paese, che definisca cosa vuole fare nel sito che occupa. L’arroganza di Edipower è chiaramente consentita dall’indolenza e dall’immobilismo del Governo Regionale che, in questo modo, avalla tacitamente un preciso piano di graduale e obbligata dismissione dell’impianto”.
Solo un confronto tra azienda, sindacato e Governo regionale – a detta dei rappresentanti dei lavoratori – “può togliere alibi a questa strategia ed individuare chiaramente i compiti e le responsabilità, per una inversione di tendenza e per un rilancio del sito. L’atteggiamento tenuto in questa occasione da Edipower e dal Governo Crocetta – rincarano – dimostra inequivocabilmente la ferma ostinazione dell’azienda; la poca sensibilità dimostrata, perseguendo questa pericolosissima strategia, ha scaricato su lavoratori, sindacato e amministrazione comunale, tutto il peso di una vertenza più complessiva che interessa invece la politica industriale ed energetica della Regione, così come la programmazione e l’adozione di tutte quelle misure idonee ad arrestare la crisi e a determinare lo sviluppo”.