L’assessore alle Pari opportunità, Patrizia Panarello, riavvia l’iter per l’istituzione del registro delle unioni civili e convoca, insieme al sindaco di Messina, Renato Accorinti, per il prossimo mercoledì 21 gennaio, alle 16.30, su richiesta dell’Arcigay, un tavolo permanente contro l’omofobia. All’incontro sono stati invitati la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, con i capigruppo consiliari, il dirigente alle pari opportunità e il Comitato Unico di Garanzia del Comune, le Circoscrizioni, l’Università, le associazioni Lgbt del territorio e i sindacati.
“La Giunta municipale – precisa Panarello – il 20 dicembre 2013 ha approvato una delibera per l’istituzione del registro delle unioni civili presso l’ufficio anagrafe contenente una proposta di regolamento per il riconoscimento delle unioni civili da sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale. Tale delibera parte dal presupposto che è compito delle Istituzioni garantire alle persone i diritti civili e sociali senza discriminazioni di sorta anche nei confronti di coloro che affidano i propri progetti di vita a forme di convivenza come le unioni civili o unioni di fatto diverse dalla famiglia attualmente riconosciuta, considerato che il riconoscimento di tali situazioni di fatto non modifica né altera l’istituto della famiglia fondata sul matrimonio. Il riconoscimento del ruolo della famiglia nelle sue diverse espressioni quale valore in cui si riconoscono i cittadini che compongono la comunità è peraltro presente nello statuto comunale della città di Messina all’articolo 1 alla voce ‘Valori comunitari'”.
“In linea con le sollecitazioni della Comunità Europea – ricorda l’assessore – la quale, già nei primissimi anni 2000 invitava gli Stati membri a garantire alle famiglie monoparentali, alle coppie non sposate e alle coppie dello stesso sesso pari diritti rispetto alle famiglie tradizionali (raccomandazione del 16/3/2000 e risoluzione 4/9/2003), anche la Corte di Cassazione, I sezione civile, con la sentenza del 15 marzo 2012 ha affermato che i conviventi in stabile relazione di fatto sono titolari della ‘vita familiare’, del diritto inviolabile di vivere liberamente la loro condizione di coppia e, in specifiche situazioni, del diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata e che tale situazione può essere fatta valere dinanzi all’autorità giurisdizionale”.
“Ora, nell’ambito delle competenze riguardanti le comunità locali – prosegue – il Comune può operare per promuovere pari opportunità per le unioni di fatto, favorendone l’integrazione sociale e prevenendo forme di disagio e di discriminazione fondate sull’orientamento sessuale che particolare rilevanza assumono ormai nella nostra società. Su questo specifico punto, nell’estate del 2013, il presidente dell’Arcigay Makwan di Messina, Rosario Duca, aveva fatto richiesta al sindaco di procedere all’istituzione del registro delle unioni civili, ricevendo dall’Amministrazione una pronta adesione. L’iter per il riconoscimento del suddetto registro, approdato in Consiglio comunale nell’estate del 2014, si è purtroppo interrotto per un mero errore formale, pertanto si sta procedendo oggi a ripetere l’intera procedura amministrativa, con il ritiro della delibera contenente l’errore; l’approvazione in Giunta di una nuova delibera con le correzioni necessarie; l’invio alle Circoscrizioni della proposta di istituzione del regolamento del registro delle unioni civili per il parere; la pubblicazione all’albo pretorio; la discussione della proposta di delibera nelle commissioni consiliari competenti e l’approvazione da parte del Consiglio comunale. Dopo aver ritirato ufficialmente l’atto, la Giunta – conclude – approverà la prossima settimana la nuova delibera e successivamente la proposta approderà in commissione e quindi successivamente in Consiglio”.